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Maxi furto alla Salp, altri cinque arresti

Per mettere a segno il colpo era stato isolato l'intero abitato di Poggio Bagnoli. Nel novembre 2011 altre tre persone erano già finite in manette

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Cinque arresti nell'ambito  dell'operazione 'Uomini oro 2' coordinata dalla procura di Arezzo per rintracciare la banda che l'8 marzo 2011 mise a segnoquello che è stato definito il colpo del secolo. Isolarono l'abitato di Poggio Bagnoli ed assaltarono l'azienda orafa Salp di cui fu svuotato il caveau. L'operazione e' stata portata avanti in Puglia ad Andria (Barletta) e Cerignola (Foggia) e nelle Marche a Jesi (Ancona) dove abitava un imprenditore marchigiano che ha fornito uno dei tre escavatori utilizzati per il colpo. Secondo quanto appurato da carabinieri e polizia, la banda agiva sempre con un gruppo di una decina di persone: tre sono state già arrestate nel novembre 2011; le ultime cinque ieri l'altro, il 22 agosto. I cinque finiti in manette, tutti con l'accusa di associazione a delinquere finalizzato al furto, sono Gianfranco Di Niccolo, 31 anni di Andria; Salvatore Di Gioia 56, di Andria; Alfonso Sforza, 44, di Cerignola; Mario Laforgia, 43, di Andria; Simone Marasca, 41, di Jesi. Tutti hanno avuto, secondo le risultanze delle indagini, coordinate dal pm Marco Dioni, un ruolo specifico nell'esecuzione del maxi furto d'oro. Le indagini si sono basate sull'esame del Dna rilevato sulle varie tracce lasciate sugli escavatori usati per abbattere il muro della ditta che fu svaligiata dopo che la banda, con un piano degno di Arsenio Lupin, aveva bloccato le cinque vie d'accesso a Poggio Bagnoli con mezzi rubati al comune di Pergine Valdarno. Secondo gli investigatori, la banda partì da piu' punti, dal Senese e da Iesi, muovendosi verso il Valdarno aretino con i mezzi da lavoro. I movimenti della spedizione tuttavia furono intercettati dai carabinieri di Arezzo e dalla polizia stradale durante i normali controlli di routine, tanto che nel corso di un controllo stradale furono fatte verifiche e sequestrato un escavatore diretto proprio alla Salp. Le indagini intanto proseguono per rintracciare altri appartenenti alla banda degli "Uomini d'oro".

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