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Chi sarà il "Goldfinger" aretino? Dal cinema alla realtà dell'operazione "Fort knox" breve riflessione sul sommerso

Dopo l'inchiesta della Guardia di Finanza di Arezzo e Napoli

a cura della Redazione
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Chi sarà il “Goldfinger” aretino? L’operazione portata avanti dalla Guardia di Finanza che assegnerebbe ad alcuni orafi aretini un ruolo centrale nella trasformazione di oro in verghe e verghe in lingotti acquistabili da banche e stati, ricorda molto il film della serie 007 con Sean Connery, forse il più bello dei 23. Lì c’era un magnate, Goldfinger per l’appunto, che voleva addirittura scassinare “Fort knox”. Ebbene qui l’operazione si chiama proprio così e negli aspetti la notizia ricorda la trama del film. E questo ci aveva fatto venire in mente il blitz notturno della Guardia di Finanza alla Villa di Monte San Savino dove sono avvenuti, immagini alla mano, gli scambi tra oro e denaro contante. La curiosità sulle identità delle persone coinvolte, i così detti “Goldfinger” appunto, è tanta ma, in virtù della segretezza delle indagini del pm Marco Dioni e del procuratore Carlo Maria Scipio, non è dato soddisfarla. Una cosa resta, la riflessione che, purtroppo, non è tutto oro ciò che luccica e che di sommerso ce n’è ancora tanto. Un sommerso che coinvolge a vario titolo attori diversi delle scenario ma che comunque ha sempre una sola conclusione: danneggiare lo stato e chi paga regolarmente le tasse.  

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