Partecipa a Arezzo Oggi

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Muore stroncato da un'auneurisma dopo le dimissioni dall'ospedale, il sindaco di Cortona: "La Usl faccia chiarezza"

La vittima è un pensionato 69enne di Cortona

Condividi su:

“In merito ai tragici fatti che hanno portato alla scomparsa di Giancarlo Baldi, concittadino cortonese residente a Terontola (Arezzo, ritengo sia doveroso, nella mia qualità di Sindaco di Cortona e come presidente della Conferenza dei Sindaci della Valdichiana cui compete un ruolo di verifica e controllo in ambito sanitario, chiedere con forza che la ASL8 faccia chiarezza in tempi rapidi rispondendo alle legittime domande che pone la famiglia Baldi. Pur rinnovando fiducia al personale medico e sanitario dell’Ospedale di Fratta, ritengo giusto ed opportuno che siano chiariti al più presto tutti gli aspetti di questa triste vicenda. Chiedo inoltre che gli organi competenti mi tengano costantemente  informato su ogni ulteriore sviluppo" con queste parole il sindaco di Cortona (Arezzo), Andrea Vignini, è intervenuto sul decesso riportato questa mattina dal quotidiano la Nazione. Secondo quanto riferito dal giornale, l'uomo, un 69enne,  venerdì è stato stroncato da un aneurisma durante una corsa in ambulanza verso l’ospedale. All'alba i familiari lo hanno portato al pronto soccorso del noscocomio cortonese della Fratta. Accusava dolori fortissimi ed è stato visitato dal medico di guardia. Dal referto risulterebbe l’effettuazione di un esame per lombosciatalgia, non si fa riferimento a malattie pregresse. E agli atti non risulta  che qualche familiare abbia parlato al medico della grave patologia derivante dall’aneurisma. Ed i familiari confermano. Il pensionato è stato quindi dimesso dopo la prescrizione di un farmaco ed è tornato a casa. Nel primo pomeriggio è stato portato per un esame ecografico, già programmato, all’ospedale di Arezzo. Secondo i familiari il medico si sarebbe accorto che la situazionera era molto grave e della necessitò di un intervento chirurgico urgente. Ma il medico, secondo sempre ambienti vicini ai familiari, avrebbe individuato in due-tre giorni l'arco temporale in cui intervenire ed ha rimandato a casa il 69enne. Ma l'uomo è peggiorato ed i figli hanno chiamato il 118. Il decesso è avvenuto proprio in ambulanza, nonostante i tentativi di rianimarlo del medico a bordo.

Condividi su:

Seguici su Facebook