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Trova un borsello e lo riporta al proprietario ma viene accusato di essere il ladro

Il proprietario ha lamentato che gli mancavano cento euro, ma poi è tornato sui suoi passi

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L'onestà paga sempre. Almeno così ci hanno insegnato. Ma di sicuro dall'altra sera, non sarà del tutto concorde T. D.  che ha trovato un borsello e nel riconsegnarlo al legittimo propetario è stato tacciato da ladro. Proprio così, sembrerà un assurdo, ma è quanto capitato ad un giovane tredicenne lucignanese nel riconsegnare il borsello ad un cittadino di un paese vicino. Ma andiamo ai fatti. Mercoledì pomeriggio, verso le 17.30, ai giardini pubblici, sfidando questo tempo "autunnale", dei ragazzi stanno a sedere in una panchina parlando con delle loro coetanee, tutti sui 13,14 anni. Poi la decisione di andare al bar a prendere un panino. Rimane lì solo T. D. che aspetta il vicino di casa, un giovane di 20 anni, per tornare nella sua abitazione, nella campagna lucignanese. Arrivato l'amico, il ragazzo si alza e fatti due passi nota un borsello sotto una delle banchine. Lo raccoglie e con sua enorme sorpresa scopre una grande quantità di banconote. Chiama l'amico ed insieme fanno "l'inventario": 750 euro in banconote, qualche moneta, carte di credito e la patente. Documento questo che li fà risalire al propretario. "Sì lo conosco, dice il il ventenne, è sempre a Lucignano e si mette sempre a sedere qui, dopo aver riempito alcune bottiglie d'acqua dalla fontanina dell " Ermicciolo.  I due guardano se lo vedono nei dintorni, ma dell'uomo non c'è traccia. "Andiamo dai carabinieri e provvederanno loro a restituirlo al propretario." Ma fatti due passi, "E' lui, dice l'amico del 13enne, vai a portarglielo, io vado a parlare un attimo con la mia fidanzata che mi stà chiamando." T.D. corre verso l'uomo e tutto soddisfatto gli consegna il borsello. L'uomo, senza un' esclamazione di gioia ed un gesto di riconoscenza,  si mette subito a verificare il numero delle banconote e dopo qualche attimo" quì mancano 100 euro, urla. Tira fuori i miei soldi." Il giovane, rimane come paralizzato da quanto stava avvenendo, poi riesce solo a chiamare l'amico che era a circa 50 metri. Quando il ragazzo racconta delle accuse del propretario del borsello, ne nasce una accesa discussione, che non và oltre le parole, soltanto grazie ad un ragionevole e lodevole comportamento dei due amici. Alcuni presenti che avevano assistito alla scena non hanno lesinato rimproveri e parolacce all'indirizzo dell'uomo, che, visto la situazione di ostilità che si era creata intorno a lui, borbottava di avere sbagliato e che era pronto a dare una giusta ricompensa " a quel bravo giovane". La risposta non si faceva attendere ed era quella "che non accetterei mai del denaro da una persona che si è dimostrata così poco riconoscente e ingiustamente offensiva." Una bella lezione di comportamento a questo cinquantenne da un giovane che si è dimostrato molto più maturo di lui.

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