guarda LE IMMAGINI della conferenza e della refurtiva, e L'INTERVISTA al Comandante della Squadra Mobile Giovanni Schettino
Sono finiti in manette per ricettazione moglie, marito, figlio e nipote. Nell'appartamento in cui vivevano, in zona Pescaiola, la polizia ha trovato una valanga di oggetti rubati, la maggior parte nell'aretino, tra cui anche sei fucili. Gli arresti sono avvenuti nell'ambito di un'operazione lampo, appena 24 ore dall'ultimo furto, messi a segno dalla squadra mobile della questura, insieme al personale della volante e con il supporto del reparto Prevenzione Crimine di Firenze. E' stata proprio la volante a notare, sul ciglio della strada, in via Concini, un tagliasiepe una motosega ed un tagliaerba. Li hanno visti perchè l'erba era calpestata. Da lì il passo è stato breve fino all'appartamento dove risiedevano i romeni. Il marito, di 42 anni, la moglie di 37 l'unica con precedenti, il figlio di 19 anni, ed il nipote di 18, che ha dichiarato di essere ospite nell'appartamento, dove gli altri invece romeni. Tutti provenienti da Brasov, cittadina a 150 chilometri da Bucarest, "dalla quale arrivano la maggior parte dei romeni presenti in Italia, ed anche ad Arezzo" ha spiegato il capo della Mobile Giovanni Schettino. La polizia ha perquisito l'appartamento e dentro non ha trovato nulla. Poi alla richiesta di visionare il garage moglie e marito si sono innervositi negando di averlo. Così pure i due ragazzi giunti all'appartamento quando gli uomini della Mobile erano già dentro. Ma alla fine i romeni hanno dovuto ammettere l'evidenza e proprio nel box la polizia ha trovato una valanga di merce provento di furto. Tra cui alcuni oggetti presi da un'abitazione attaccata a quella in cui, il proprietario la aveva denunciato una razzia di fucili avvenuta la scorsa notte, e 253 cartucce, di cui 100 sono risultate proprio quelle sparite dalla casa di quest'ultimo. Così i poliziotti, letteralmente alzando gli occhi al cielo, hanno notato un controsoffitto sotto al quale c'erano i sei fucili. Per i quattro sono quindi scattate le manette. Titolare dell'indagine è il pm Marco Dioni. I fucili si trovavano in un garage nel quale il prorpietario aveva lasciato la chiave nella toppa ed anche l'armadietto che li conteneva non era chiuso. L'uomo pertanto è stato denunciato. E proprio in relazione a questa leggerezza il questore ha insistito sulla necessità di avere più "attenzione alla difesa passiva".