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Omicidio-suicidio sul Pratomagno. Lui spara a lei, poi si suicida. L'addio in un video FOTO

Scoperti i due cadaveri nella notte, sul posto Carabinieri e Vigili del Fuoco. Niente autopsia

a cura della Redazione
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guarda LE FOTO E IL VIDEO della scena del crimine e dei rilievi delle forze dell'ordine

Due corpi senza vita, sono stati rinvenuti nella notte dai carabinieri, che hanno operato con i vigili del fuoco per il recupero delle salme. Si tratta di Barbara Rossi di 49 anni, e del compagno, un 50enne bulgaro residente a Livorno. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri l'uomo ha sparato con una pistola alla fronte della donna,  poi si è tolto la vita con la stessa arma esplodendosi un colpo al collo. E' stato un residente del posto a segnalare la presenza di un'auto con targa straniera lasciata lungo la strada, in località Cerro Tondo, tra Talla ed il Valdarno. La scoperta dei cadaveri e' avvenuta intorno alle 22.30. I carabinieri hanno trovato nell'auto, sul cruscotto, dei biglietti che spiegavano il gesto in un male di vivere che aveva segnato la coppia e per una malattia diagnosticata all'uomo. Insieme alle lettere anche un video, nel quale motivavano ancora l'estrema decisione. Nel filmato, che i carabinieri hanno rinvenuto sempre nella vettura i due, secondo quanto appreso, risultano tranquilli, non in preda alla confusione. Anzi salutano amici e parenti annunciando la propria decisione.

 

La coppia si era allontana dall'hotel annesso alla tenuta del Borro lo scorso lunedì, dopo essere stata ospite della struttura per alcuni giorni. I due sono andati via senza pagare il conto. La 49enne, disoccupata e con un matrimonio fallito alle spalle ed un figlio 20enne, abitava appunto a Pontassieve, dove spesso l'andava a trovare e si fermava il compagno, che era, sembra, ingegnere. La scorsa settimana la partenza per l'aretino, poi il tragico epilogo.

Titolare delle indagini, che vanno avanti, è il pm Ersilia Spena. Sul luogo del ritrovamento sono proseguire fino quasi all'ora di pranzo, le ricerche dei bossoli. Con l'aiuto del Metal Detector arrivato a metà mattinata, ne è stato individuato almeno uno, repertato dagli investigatori. Quando le forze dell'ordine si sono definitivamente allontanate dalla radura, sul terreno rimaneva l'ultima estrema traccia lasciata dalle due vittime, la sagoma nera del corpo di uno dei due, probabilmente la donna, colpita dall'uomo prima di suicidarsi. Questo è anche quello che rimane di un amore che si è chiuso con una drammatica decisione.

Sui corpi dei due non è stata chiesta l'autopsia in quanto per il magistrato la dinamica è assolutamente chiara.

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