L’aveva presa di mira da circa un anno. Ogni volta che saliva in autobus inveiva contro di lei. Poi l'otto di agosto la situazione è andata oltre. L’ha aggredita, colpendola al volto. Vittima delle persecuzioni una 40enne, autista della Tiemme, in servizio in città, che per mesi ha subito le minacce e le vessazioni di un italiano, con problemi comportamentali.
Agli inizi di agosto, appunto, la conducente si è fermata in piazza Guido Monaco. Era alla guida della linea 1/D. Qui sono saliti i controllori per fare le verifiche di routine sui biglietti dei passeggeri. Ad un certo punto l’uomo ha iniziato ad innervosirsi urlandole ancora una volta contro. Lamentava che l’autista era sempre in ritardo, e che stavano perdendo tempo. Pochi attimi e la situazione è precipitata. Si è alzato e l’ha raggiunta sferrandole un colpo al volto. Uno dei controllori, però, si è messo in mezzo attutendo la botta. Sono intervenuti anche degli agenti della Municipale, fermi poco distante. Così l’aggressore è stato bloccato prima che la situazione degenerasse e la conducente riportasse conseguenze ben più gravi.
La donna nel frattempo ha preso un periodo di malattia e ha deciso di intraprendere un’azione legale contro l’uomo, con il sostegno sia di Tiemme che del sindacato Filt Cgil. Ha scelto di tutelarsi anche se la situazione non è ancora risolta. Pare che il suo aggressore continui ad inviarle messaggi di minaccia tramite i colleghi autisti.