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Nicola Tacchini nuovo Presidente degli orafi Cna

"Valorizzare la connotazione di Arezzo città dell'oro"

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41 anni, laureato in scienze politiche, dal 2000 legato al settore orafo come socio e amministratore  dell'azienda Punto Laser. Nicola Tacchini è il nuovo Presidente provinciale degli orafi CNA. Subentra a Valter Bondi chiamato a ricoprire la carica di Presidente provinciale dell'associazione di categoria e di Presidente nazionale degli orafi.

 

"Il compito che mi attende è indubbiamente difficile e complesso ma sono convinto che si debba far leva sulle opportunità che abbiamo di fronte - afferma Tacchini. In primo luogo il lavoro di Bondi e della Consulta degli orafi ha prodotto risultati positivi. Penso alla sicurezza e quindi non solo ai finanziamenti ottenuti ma anche alla nuova consapevolezza che si è creata su questo tema. Quindi un rinnovato impegno delle istituzioni locali e delle forze dell'ordine che ha prodotto un allentamento della tensione attorno alle nostre aziende. In secondo luogo cominciano a registrarsi segnali positivi per il settore, sia in termini di produzione che di esportazione. Penso che  siano state create le condizioni per una ripresa. Questo, ovviamente, non vuol dire che la ripresa è in atto ma solo che è possibile in tempi ragionevoli. Purchè ognuno, ovviamente, faccia la sua parte".

 

Tacchini continua quindi a sollecitare il sistema istituzionale ad ogni livello. "Abbiamo bisogno dell'attenzione  ma soprattutto dell'azione del Governo centrale.  Da troppi anni abbiamo problemi irrisolti quali dazi dogali, lotta alla contraffazione, difesa del made in Italy, tutela delle imprese che lavorano rispettando le regole. Poi ci sono le azioni a livello locale. Arezzo è considerata a livello internazionale "città dell'oro" ma penso che questa caratterizzazione non sia valorizzata fino in fondo sia dal sistema economico che da quello istituzionale. L'oro può essere il simbolo, universalmente conosciuto e percepibile, di Arezzo e favorire quindi sia le politiche imprenditoriali che quelle promozionali. Abbiamo di fronte un'opportunità da valorizzare meglio".

 

Per farlo, le imprese hanno di fronte una serie di problemi. "Il principale - afferma Tacchini - è l'accesso al credito. Le prospettive di Banca Etruria non possono non creare apprensioni. Questo istituto di credito non solo è fortemente radicato ma è anche meritatamente coprotagonista dello sviluppo del settore orafo. Ci auguriamo che eventuali trasformazioni possano conservare il rapporto con il territorio e soprattutto con la piccola e media impresa. Il tutto, ovviamente, in una strategia di sviluppo che rafforzi la banca"

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