Partecipa a Arezzo Oggi

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Prezzi al consumo, l'indice aretino è più alto di quello nazionale

Le rilevazioni della Commissione comunale di controllo

Condividi su:

Riunione della Commissione comunale di controllo per la rilevazione dei prezzi al consumo presieduta dall'assessore Stefania Magi.

E vediamo il livello nazionale. L'andamento dell'indice dei prezzi al consumo evidenzia nel mese di aprile un forte rallentamento dell'inflazione, che si protrae da circa un semestre. L'indice na­zionale registra infatti una variazione congiunturale dello 0,1% ed un aumento su base tenden­ziale (ossia riferita agli ultimi 12 mesi) del dell'1,2% (era il 3,3% nell'aprile dello scorso anno). L'inflazione acquisita (variazione media che si avrebbe a fine anno se l'indice restasse al livello dell'ultimo disponibile) è calcolabile attorno all'1,0%. In questo quadro, i prezzi dei prodotti acquistati con maggior frequenza dai consumatori (generi alimentari, bevande, tabac­chi, affitti, beni non durevoli per la casa, carburanti, spese di assistenza) diminuiscono dello 0,1% su base mensile, crescendo del solo 1,5% su base annua.
"A livello locale, i dati rilevati nel mese di aprile risultano sostanzialmente allineati con l'andamento nazionale, pur registrando una variazione degli indici dei prezzi leggermente su­periore a quella nazionale. Come già accaduto nel corso del 2012, l'incremento dei prezzi re­gistrato nel Comune di Arezzo si mantiene costantemente superiore a quello nazionale, oscil­lando tra lo 0,1 e lo 0,2% di differenza. Tra i prodotti che registrano maggiori variazioni ri­spetto al mese precedente sono da segnalare le spese per i trasporti (+2,5%), le comunicazioni (+2,1%), i prodotti alimentari e le bevande alcoliche (+2,3% i vegetali, + 1,9% la frutta, +1,2% i prodotti ittici), l'abbigliamento e calzature (+0.3%)".
Il persistente rallentamento della dinamica inflattiva è imputabile principalmente alla frena­ta dei prezzi dei prodotti energetici, che calano del 2,0% rispetto al mese di marzo. Questo an­damento è il risultato di una dinamica comune a entrambe le tipologie di prodotti energetici: sia quelli regolamentati (energia elettrica, gas metano), sia quelli non regolamen­tati (carburan­ti e lubrificanti per veicoli, altri combustibili ad uso domestico). 
Come fa notare l'ISTAT in uno studio sulle prospettive dell'economia italiana nel 2013-2014, pubblicato in questi giorni, il contenimento dell'inflazione si produce in un quadro eco­nomico recessivo, segnato profondamente dalla riduzione del reddito familiare, dalla perdita di potere di acquisto, dalla contrazione della spesa per i consumi. Si tratta di una situazione di ri­piegamento, sulla quale potrebbero ulteriormente gravare, nei prossimi mesi, gli effetti del pa­ventato aumento di un punto (dal 21 al 22%) dell'aliquota IVA: uno scenario capace di rimet­tere in moto la dinamica inflattiva, pur in presenza di una perdurante stagnazione economica.
 

 

 

 

 

 

Condividi su:

Seguici su Facebook