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"Competenza e unità siano le basi della nuova Camera di Commercio "

Ad un mese dall'elezione del presidente, l'Udc chiede all'ente camerale di avviare un lavoro di squadra

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Un forte rinnovamento della dirigenza basato sulla responsabilità e sulla competenza. Ad un mese dalle elezioni del nuovo presidente della Camera di Commercio aretina, l'Unione di Centro comunale e il Nuovo Polo per Arezzo indicano i criteri che dovrebbero essere alla base della scelta della figura che guiderà l'ente per i prossimi cinque anni. «Il nostro territorio - spiega il consigliere comunale Luigi Scatizzi, - ha sempre sofferto di un grave handicap: l'incapacità di creare un sistema di imprese e un brand locale su cui tutti si possano riconoscere e per cui tutti possano lavorare. L'imminente fine della Provincia e comunque l'indeterminatezza del suo destino finale consegneranno alla Camera di Commercio il ruolo di principale raccordo tra le realtà economico-istituzionali del territorio, una prospettiva che rende di fondamentale importanza la scelta del nuovo presidente dell'ente». L'Udc, attraverso il presidente comunale Andrea Gallorini, invita la nuova dirigenza della Camera di Commercio a lasciare da parte le vecchie battaglie per la supremazia delle diverse associazioni, aprendo la strada ad una nuova stagione fondata sull'unità e sulla responsabilità. Con l'attuale situazione economica è infatti necessario un rinnovamento della dirigenza che, scelta sulla base delle capacità e della competenza, possa utilizzare in modo oculato ed efficace le sempre meno risorse a disposizione. «È il momento - aggiunge Gallorini, - di mettere tutti davanti alle proprie responsabilità, sia i rappresentanti del mondo della produzione, sempre più in crisi, che quelli del mondo del lavoro: l'unica possibilità per assicurare un futuro al nostro territorio è che tutti i soggetti economici si rimbocchino le maniche e creino le condizioni per avviare un fecondo lavoro di squadra. In questo modo la Camera di Commercio non sarà più un mero distributore di fondi per iniziative spesso di facciata o comunque finalizzate all'interesse dei soli organizzatori, ma si farà promotrice di idee e di iniziative in grado di coinvolgere e di sviluppare l'intero territorio».

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