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Giovedì controlli e consulenze gratuite per le malattie renali

L’iniziativa nella galleria dell'Iperccop. Un aretino su 10 soffre di una malattia a questo organo

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Un cittadino su dieci (consapevolmente o inconsapevolmente) è ammalato di reni. Giovedi prossimo, 14 marzo, ricorre la “Giornata Mondiale del Rene”. Come negli anni precedenti l’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi di Arezzo parteciperà ad un’iniziativa, in collaborazione con la Croce Rossa e la Ipercoop di Arezzo, per promuovere una maggiore sensibilità e conoscenza nei confronti delle malattie renali.

Giovedì dalle 9,00 alle 14,00, all’interno della Galleria del centro commerciale Ipercoop di via Amendola, sarà allestito uno stand con medici ed infermieri della Nefrologia del San Donato e della Croce Rossa; tutti i cittadini che lo desiderano potranno misurarsi la pressione e fare un esame delle urine (gratuitamente). Sarà l’occasione per informarsi e discutere dei dubbi e delle incertezze legati alle cure, ai sintomi e alle diagnosi delle malattie renali .
Nel caso in cui vengano evidenziate minime alterazioni della pressione o dell’esame delle urine, i cittadini verranno invitati a contattare il reparto per ulteriori approfondimenti .

Nell’ambito delle manifestazioni per la celebrazione della “Giornata Mondiale del Rene”, sabato 16 marzo si svolgerà un incontro con i medici di famiglia presso l’Auditorium Pieraccini dell’Ospedale di Arezzo. L’iniziativa, fortemente voluta e sollecitata dal Direttore della Nefrologia Ennio Duranti, punta  a rafforzare la collaborazione con i medici di famiglia per una buona prevenzione e diagnosi precoce delle malattie renali, impossibile senza l’apporto e collaborazione  dei medici di famiglia.

“Il rene è uno di quegli organi del nostro fisico – spiega Duranti - spesso non tenuto nella debita considerazione. Eppure ha una funzione vitale e quando non funziona a dovere la qualità della vita decade rapidamente. Per fortuna su questo organo e sulle sue patologie oggi la medicina ha fatto e può fare molto. La nostra Asl  mette in campo una squadra di professionisti ed una organizzazione importanti.”

E vediamo quali sono le strutture e la loro attività in numeri.
In nefrologia si hanno 400 ricoveri all'anno nel solo reparto di Arezzo per patologie renali acute non trattabili ambulatoriamente.
La Nefrologia Ambulatoriale prende in carico 400 nuovi pazienti all’anno, attività svolta in tutte le 5 zone; a questi si aggiungono oltre 5000 visite all’anno per pazienti affetti da malattie renali croniche.
Sono seguiti poi attualmente 102 pazienti che hanno avuto un trapianto di rene, con oltre 500 controlli annui (attività concentrata al San Donato);
Infine l’attività di dialisi: per la emodialisi sono 230 pazienti seguiti tra tutte le 5 zone; per la Dialisi Peritoneale 20 pazienti. La emodialisi di Arezzo svolge anche attività serale (lunedì, mercoledì e venerdì dalle 18.00 alle 23.00) per venire incontro alle necessità dei pazienti lavoratori. La Dialisi Peritoneale è un tipo di trattamento che il paziente svolge a domicilio da solo o con l'aiuto di un partner.

“L'insufficienza renale – ricorda ancora Duranti - è una patologia cronica sempre più diffusa, che spesso complica il decorso o può essere la conseguenza di altre malattie come l’ipertensione arteriosa, il diabete e le malattie cardiovascolari. Nella sola provincia di Arezzo sono quasi 35.000 le persone portatrici di una malattia renale più o meno avanzata. Di queste molte non sanno di essere ammalate perché chi soffre di insufficienza renale, nelle fasi iniziali, può non accorgersi della malattia fino al punto in cui la funzione dei reni cessa: a quel punto è necessario sottoporsi a terapie come la dialisi o il trapianto di rene.”

Eppure riconoscere precocemente una malattia renale e iniziare le cure appropriate, può evitare o rallentare la progressiva perdita della funzionalità dei reni.
“La cura di tutte le malattie croniche – spiega il direttore della unità Operativa di Nefrologia e Dialisi della Asl8 -  si basa sul rapporto fra la persona ammalata, il medico di famiglia e il medico specialista; così anche chi soffre di insufficienza renale può collaborare alla gestione della sua malattia se la conosce e se è consapevole dell'importanza dei consigli e delle cure che vengono proposti dal medico di famiglia e dallo specialista nefrologo. Poiché molte delle persone ammalate di reni sono anche diabetiche, cardiopatiche o portatrici di altre complicazioni, l’intervento non può più essere fatto solo dallo specialista neurologo - afferma ancora Duranti -  ma l’intervento dovrà e deve essere corale e multispecialistico; e quindi il nefrologo ed il cardiologo, il nefrologo ed il diabetologo o meglio ancora la Nefrologia, la Diabetologia e la Cardiologia devono lavorare insieme per curare questi pazienti con patologie multiple , destinate nel tempo ad aumentare sempre più sull’onda di uno tsunami sociale. Purtroppo – chiosa il responsabile della nefrologia aretina - ancora molto è da fare se si pensa che fino al 2007 la statistiche Istat non prendevano neanche in considerazione le malattie renali che nel resto del mondo occidentale sono  considerate tra le maggiori cause di mortalità ”.

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