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Anna Visibelli prenota il rilancio: “Nel 2013 voglio tornare al top. Punto al campionato europeo”

La saltatrice in lungo si è messa alle spalle un 2012 tormentato per via di problemi fisici ed ha ricominciato ad allenarsi in vista della prossima stagione

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Nel suo palmares ci sono titoli italiani e numerosi record nazionali, oltre ad un nono posto alle Olimpiadi giovanili e un quarto ai trials Europei. Anna Visibelli è da anni una delle migliori saltatrici in lungo, a livello giovanile, dell’atletica leggera italiana. La 19enne aretina aveva abituato bene tifosi e addetti ai lavori. Dopo stagioni ricche di successi, il 2012 non è andato come avrebbe sperato. Una fastidiosa tonsillite le ha impedito di allenarsi con continuità, ma nonostante le traversie fisiche è riuscita a centrare per due volte il podio: terza ai campionati assoluti di società e a quelli under 23 nel triplo, oltre al quarto posto agli italiani juniores. Da qualche settimana Anna ha ripreso la preparazione in vista della stagione invernale e, soprattutto, in vista del 2013 dove cercherà di qualificarsi per il campionato Europeo Promesse. Sarà un anno di cambiamenti perché dopo due stagioni da juniores compirà il salto di categoria. Al suo fianco ci sarà sempre Paolo Tenti, l’allenatore che l’ha condotta ai vertici internazionali del salto in lungo giovanile.
Per ritrovare le sensazioni e le misure di un tempo, la Visibelli sta lavorando duramente. “Con Paolo abbiamo deciso di aumentare gli allenamenti – ci racconta Anna – sono passata da cinque a sei sedute la settimana”. L’atleta della Firenze Marathon ha voglia di riscatto: “Mi auguro di ritrovare le misure che ero abituata a saltare. Gli Europei di categoria sono l’obiettivo più importante, ma per andarci dovrò centrare la qualificazione agli italiani, l’altro grande appuntamento del 2013”.  Anna si è cimentata anche nel salto triplo, ma il lungo resta la sua specialità: “Durante tutta la stagione gareggerò anche nel triplo, ma solo per puro divertimento e per provare qualcosa di nuovo, il mio livello è sicuramente inferiore rispetto al lungo”.
Nel 2010, a Singapore, alla prima Olimpiade giovanile lei c’era. Tra quattro anni a Rio de Janeiro  potrebbe partecipare tra i grandi dell’atletica mondiale. Quando le chiediamo se ci pensa, risponde così: “Le olimpiadi sono e resteranno un sogno. Non credo, purtroppo, di avere le doti per potervi partecipare”. Noi aggiungiamo che sognare non costa nulla.

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