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Severini va avanti per la sua strada, ma Felletti rincara la dose: "O noi o lui. Azioni legali? Mi auguro di non arrivare a tanto..."

L'Arezzo assomiglia ad un risiko. Tra i due fuochi c'è Zerbini, mentre i campani stanno sullo sfondo. E intanto De Nicola vende e acquista

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Da una parte Severini e De Nicola, dall’altra Felletti e Anzalone. In mezzo Zerbini, sullo sfondo la cordata (o presunta tale) campana. L’Arezzo assomiglia ad un risiko nel quale la mossa dell’uno provoca la contromossa dell’altro. In questi giorni abbiamo assistito ad una serie di reazioni a catena che hanno creato un effetto domino. Anche se poi ogni “attore” finisce per andarsene in ordine sparso. E I tifosi, e non solo loro, non ci capiscono più niente.
Severini, dopo mesi di silenzio, è tornato a parlare e nel giro di una settimana prima ha, di fatto, liquidato la cordata campana facendo capire di non essere convinto della soluzione prospettatagli, poi ha nominato un nuovo responsabile dell’area tecnica e con lui sta portando avanti il mercato. Dall’empasse il presidente è passato al rilancio. Anche se al ribasso visto il ridimensionamento del budget e della rosa.
Alle parole di Severini, che aveva preso le distanze dal Villaggio Amaranto, ha risposto con una lunga e accorata conferenza stampa Umberto Zerbini. Il dottore ha usato la metafora della moglie e il marito per dire che si è sentito tradito dall'amico Gino, reo di non averlo avvertito della trattativa con Cocci e Taglialatela e di essere stato indotto a rinnegare gli accordi stipulati per la gestione del settore giovanile. Zerbini ha spiegato come intende fare calcio e non esclude di poter andare da solo con il marchio Us Arezzo.
Nel frattempo Cocci, indispettito per il raffreddamento di Severini sulla trattativa con i campani, si è detto disorientato ed ha annunciato che probabilmente con Taglialatela e soci non se ne farà più niente
A stretto giro di posta hanno fatto sentire la propria voce anche Felletti e Anzalone. I due soci dissidenti (rispetto alla linea di Severini) hanno attaccato duramente il presidente affermando che la sua condotta non è più tollerabile e che agiranno per ristabilire una normalità nella gestione societaria.
Dal canto suo Severini non sembra preoccuparsi più di tanto di cosa accade intorno all’Arezzo. Il direttore sportivo De Nicola ha già piazzato i primi acquisti e nuovi ne ha annunciati per i prossimi giorni. Il presidente va avanti nell’operazione di contenimento dei costi e apre alla possibilità di restare al timone almeno fino al termine della stagione. 
I venti di guerra non sono, però, destinati a placarsi. Contattato da arezzooggi, Felletti ha rincarato la dose: “Insieme ad Anzalone stiamo consultando degli avvocati per capire come muoverci. Abbiamo messo dei soldi e ci troviamo esclusi da ogni decisione. Se pensiamo di intraprendere azioni legali contro Severini? Al momento no e mi auguro di non dover arrivare a tanto. Una cosa è certa: o noi o lui. Gli sottoporremo delle proposte di gestione e vedremo cosa accadrà. Stiamo ancora aspettando che convochi l’assemblea per approvare il bilancio, un passaggio fondamentale per garantire continuità societaria”.
Finirà a carte bollate? Nessuno lo auspica. Anche se, come recita un vecchio adagio, al peggio non c’è mai fine.

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