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Saltata la trattativa con la cordata campana. Severini tira dritto, ma restano tre nodi da sciogliere

L'approvazione del bilancio, i rapporti con Felletti e Anzalone e il Villaggio amaranto le questioni aperte sul tavolo

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Era il giorno del dentro o fuori e il responso non si è fatto attendere. La trattativa tra Severini e la cordata campana, rappresentata da Taglialatela e Cocci, è definitivamente saltata. La fumata nera è maturata al termine di un pomeriggio nel quale il commercialista  e l'ex portiere di Napoli e  Fiorentina si sono incontrati nei pressi di Napoli per capire se c'erano  ancora i margini per continuare oppure no nella contrattazione. All'incontro avrebbe dovuto partecipare anche Severini che, però, è rimasto a Roma bloccato a letto dall'influenza. Taglialatela e i soci che a lui facevano riferimento avevano offerto fino a 350 mila euro per l'acquisto del 98% delle quote societarie (il 90% della Sport& Events e  l'8% di Massetti). Dopo settimane di tira e  molla, incontri fissati e poi rimandati, ma sopratutto senza che mai gli imprenditori (Quaranta?, Sorbino?) si palesassero agli occhi di Severini, è saltato tutto. In realtà l'epilogo sembrava già chiaro da qualche giono, da quando cioè il presidente dell'Arezzo aveva espresso dubbi sulla reale concretezza della cordata e deciso di ufficializzare Nello De Nicola quale responsabile dell'area tecnica dando via al mercato e all'opera di ridimensionamento dei costi.

Adesso, sul futuro dell'Arezzo, si aprono scenari tutti da decifrare. Ad oggi la sensazione è che Severini intenda andare avanti almeno fino al termine della stagione. De Nicola sta lavorando alla ricostruzione della squadra: dopo aver liberato i giocatori con i contratti più onerosi (Raso, Bucchi, Bagnato) sta inserendo pedine di categoria nei ruoli nevralgici per puntellare la rosa. Gli acquisti di Piccolo per il centrocampo e Zuppardo per l'attacco vanno in questa direzione. Il difensore di esperienza dovrebbe essere l'ex Sangiovannese Calori.

Se Severini e De Nicola tirano dritto, nè Felletti nè Anzalone intendono fare un passo indietro. Felletti, nelle dichiarazioni rilasciate ad Arezzooggi, non ha escluso azioni legali per sanare le divergenze con il presidente. La rottura è insanabile e questo crea stallo nell'assemblea dei soci.

La prima conseguenza di questo muro contro muro all'interno della Sport&Events è la mancata approvazione del bilancio di esercizio. Senza questo passaggio amministrativo è impossibile garantire la continuità societaria. E il 31 dicembre, termine ultimo per l'approvazione, si avvicina.

Infine, c'è il nodo del Villaggio Amaranto. Zerbini vanta un accordo per la gestione esclusiva del settore giovanile fino al giugno del 2018, ma è pure titolare del marchio Us Arezzo con una sua matricola autonoma. Dopo essersi sentito tradito da Severini (che non ha trasformato l'accordo in contratto a fronte degli impegni assunti e poi non mantenuti) potrebbe decidere di andare da solo facendosi affiancare da qualche imprenditore. Semplice provocazione? Non ci giureremo.

Lo stop alla trattativa con Cocci e Taglialatela ha chiuso un fronte, ma ne lascia aperti tanti altri. E domani c'è da battere il Flaminia, altrimenti sono guai seri.

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