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Scassa non si accontenta: "Se la Kawasaki mi aiuta posso puntare alla vittoria" L'INTERVISTA

Il pilota aretino è terzo nel mondiale Supersport dopo le prime due gare iridate

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Terzo nella classifica iridata, migliore degli italiani, ma soprattutto autore di due gare spettacolari con una moto che non è certamente la più veloce del lotto. Luca Scassa c’è e il mondiale Supersport ha ritrovato uno dei suoi protagonisti. I segnali c’erano già stati al debutto, a Philipp Island, quando con una mano dolorante aveva rimontato dalla 20esima alla sesta posizione. Domenica, sul circuito spagnolo di Aragon, ha fatto ancora meglio conquistando uno splendido terzo posto (a metà gara era decimo, ndr).  Il giorno dopo “The Rocker” ha festeggiato il ritorno sul podio al Mugello. Qualche giro con vecchi amici e da oggi è di nuovo al lavoro per scalare gli altri due gradini che mancano per arrivare alla vittoria.
Luca cosa significa il terzo posto di Aragon?
“E’ una bella sensazione. Il podio mondiale mancava da un anno. Detto questo, sinceramente io corro per vincere e quindi non sono molto contento. Abbiamo sofferto durante il weekend per sistemare la moto. La prossima volta vorrei faticare un po’ meno”
Quanto sono lontani i primi?
“Non sono lontanissimi. Paghiamo ancora qualche decimo al giro. Sembra poco, ma nel motociclismo è un enormità”
Come si colma il gap?
“Ci serve più motore. Ad Aragon, in accelerazione, la differenza con gli altri è stata notevole”
Quindi?
“La Kawasaki deve darci una mano. Credo sia anche nel loro interesse visto che hanno un pilota primo (il francese Foret, ndr) e uno terzo nel mondiale. So che stanno lavorando a qualche novità che possa permettermi di stare costantemente con i primi e giocarmi la vittoria”
Dopo le prime due gare, il titolo mondiale è un sogno o credi sia possibile?
“Non guardo alla classifica. Quella viene di conseguenza. Questo mi ha insegnato l’esperienza”.
Gli avversari?
“I soliti: Lowes, Sofuoglu, Loret, Van Der Mark. Rispetto a me hanno anche il vantaggio di essere piccoli di statura. Io con i miei 80 kg e il metro e 85 non sono proprio agevolato”
Il 28 aprile il mondiale Supersport farà tappa ad Assen. Cosa dobbiamo aspettarci Olanda?
“Due anni fa ho fatto il giro più veloce e stavo andando a vincere quando ho tamponato quello che oggi è il mio compagno di squadra. Il feeling con la pista è buono e, rispetto ad Aragon, la nostra moto si adatta meglio alle caratteristiche del circuito che presenta meno accelerazioni e più tratti guidati”

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