Fase conclusiva della celebrazioni per il 70° anniversario della Liberazione. Nei giorni scorsi si sono tenute cerimonie a La Chiassa, Mulinaccio e Sant’Andrea a Pigli. Per domenica 13 luglio, con inizio alle ore 16, è in programma quella a San Severo e per lunedì 14 luglio a San Polo: alle 18 deposizione delle corone di alloro al cippo dei Caduti a Villa Gigliosi ed al monumento dei caduti; alle 8.30 Messa presso la Pieve di San Polo. Interverrà il Ministro Plenipotenziario dell’Ambasciata tedesca, Martina Nibbeling Wriessnig
Mercoledì 16 luglio ci saranno le celebrazioni ufficiali per la liberazione della città Alle 8 partenza dal Palazzo Comunale di delegazioni che porteranno mazzi di fiori ai cippi, lapidi e monumenti ai caduti; alle 9 deposizione di una corona di alloro al monumento che ricorda i 729 caduti al Cimitero di Arezzo.
Alle 9.30 l’Arcivescovo Riccardo Fontana celebrerà la Messa in cattedrale e alle 10.45, nell’aula del Consiglio comunale, inizierà la cerimonia di celebrazione del 70° anniversario della liberazione. Sono in programma gli interventi del Sindaco di Arezzo, Giuseppe Fanfani; del Presidente della Provincia, Roberto Vasai; dell’Arcivescovo Riccardo Fontana e delle associazioni partigiane e combattentistiche.
Verrà anche proiettato il saluto del brigadiere Henry Brooke del Queen’s Royal Lancers 16/5, primo militare dell’esercito inglese ad entrare in Arezzo.
Alle 11.30 deposizione della corona di alloro al Sacrario dei Caduti in Via dell’Anfiteatro e alle 11.45, in Piazza Poggio del Sole, al Monumento alla Resistenza, cerimonia dell’Alzabandiera e deposizione corone.
Il programma della giornata prevede poi, alle ore 18, uno spostamento ad Indicatore, nel Cimitero del Commonwealth, con una cerimonia in ricordo dei 1.267 caduti alleati nella liberazione del territorio aretino. Dopo la deposizione delle corone e la benedizione di don Santi Chioccioli e di Padre William, cappellano militare inglese, interverranno l’Assessore del Comune di Arezzo alle politiche internazionali, Stefania Magi e il Presidente della Comunità Provinciale Indiana, Singh Surinder.
La giornata si chiuderà alle ore 22 in piazza Sant’Agostino con lo spettacolo “Le stagioni della libertà – Arezzo 1943.44”, reading teatrale con testi a cura di Andrea Bertocci, Francesco Maria Rossi e Silvia Martini.
La memoria
Arezzo ha pagato un alto prezzo alla liberazione. Complessivamente sono state 254 le vittime per rappresaglie nazifasciste. Il 6 luglio a San Leo (4 caduti), il 24 giugno a Palazzo del Pero (10), il 6 luglio al Mulinaccio (15), il 10 luglio a Badicorte (13), l’11 luglio a Staggiano, Villa Sacchetti, (11), il 14 luglio a San Polo, Pietramala, Molin dei Falchi, Vezzano (65)
Sotto i bombardamenti più rilevanti, perirono oltre 300 persone mentre circa 500 furono i feriti.
Le stragi, i rastrellamenti, le uccisioni arbitrarie colpirono chiunque e ovunque:
15 giugno 1944, carcere di Arezzo: i prigionieri Sante Tani, suo fratello don Giuseppe e il partigiano Aroldo Rossi e altri tre partigiani vennero ricondotti nella cella dopo un tentativo di liberazione per venire massacrati,
23 e 24 giugno quando furono la Chiassa Superiore, Palazzo del Pero, Molin Nuovo e Muraglione a subire rastrellamenti e fucilazioni di civili,
primi giorni di luglio quando a Rigutino, Mulinaccio fattoria di Badicroce, Meliciano e Staggiano i tedeschi passarono per le armi sfollati, partigiani e civili
e infine San Polo il 14 luglio quando i partigiani feriti e moribondi ed i civili furono portati in un campo nel retro di Villa Gigliosi, requisita dalla truppa tedesca. I civili obbligati a scavare tre fosse dove furono gettati alcuni ancor vivi, i partigiani sotterrati con la testa fuori dalla terra, con cariche di tritolo addosso, poi esplose. I tedeschi impedirono il seppellimento delle 48 vittime.
Le iniziative per il 70° anniversario
Oltre 40 le iniziative che si sono svolte nelle settimane scorse: cerimonie ufficiali, convegni, conferenze, concerti, spettacoli, realizzazioni di video, incontri teatrali, tornei di calcio, mostre. Alla Liberazione è stata dedicata la lancia d’oro dell’edizione di giugno della Giostra del Saracino. L’Anpi sta lavorando alla ristampa del volume edito nel 1957 “Fuochi sui monti dell’Appennino Toscano”, di Antonio Curina.
Lunghissimo l’elenco dei soggetti che hanno collaborato alle iniziative con il coordinamento del Comune di Arezzo. Tra gli altri ricordiamo Prefettura di Arezzo, Provincia di Arezzo, Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, Istituzione Giostra del Saracino, Biblioteca città di Arezzo, Anpi, Associazioni Combattentistiche, Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea, Società Storica Aretina, Università di Siena - Dipartimento scienze della formazione e scienze umane, Oklahoma University, Associazione nazionale Divisione Acqui, Sezione soci Arezzo Unicoop, Coni, Acli, Arci, Circolo Aurora, Itis, Fiab, Uisp, Associazione nazionale bersaglieri, Associazioni nazionale carristi, Fraternita dei laici, una lunga serie di associazioni e di comitati locali.
Ricordiamo infine che gli studenti del Liceo Artistico di Arezzo hanno elaborato il logo del 70° anniversario della liberazione della città di Arezzo.