Partecipa a Arezzo Oggi

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Fuga di cervelli, la storia di due lucignanesi che hanno costruto la loro carriera in America

La vicenda di Francesca Pei e Stefano Baldassi che con la famiglia hanno lasciato l'Italia

Condividi su:

Anche due lucignanesi vanno ad infoltire la "fuga" dei ricercatori all'estero. Una storia come tante, purtroppo, quella che accomuna questi due giovani ricercatori alle migliaia di giovani laureati che per trovare la possibilità di lavoro o meglio ancora un doveroso e necessario inserimento in una struttura di ricerca che dia loro la possibilità di svolgere al meglio le proprie potenzialità intellettive, in sintesi gli adeguati finanziamenti, devono abbandonare l'Italia e trasferirsi all'estero. I dottori Francesca Pei e Stefano Baldassi, laureati in Psicologia e con il Dottorato in Neuroscienze all'Università di Firenze, nel 2000 sono partiti per l'America e precisamente per L'Istituto Ricerca Smith Kettlewell Eye Resarch Institute di San Francisco. Qui visto l'apprezzamento dei loro studi sono rimasti fino al 2003. I due scienziati, fra l'altro si erano portati dietro i due giovani figli , una bambina, Martina, che ora ha 10 anni ed un bimbo di 7, Matteo. Dopo di che il ritorno in Italia, l'insegnamento all'università di Firenze e, non essendo cambiato nulla........ ma sentiamo dalle parole della stessa dottoressa Francesca:" Purtroppo quello che avevamo lasciato, cioè la penuria di fondi per la ricerca così l'abbiamo ritrovato. Tornare da un "mondo" della ricerca americana, così ben organizzato e con la possibilità di fondi impensabili per la ricerca italiana, la differenza era davvero scioccante. Anche per quanto concerne lo stipendio si deve sapere che un ricercatore quando fa il Dottorato riesce a prendere soltanto 1200/1300 euro al mese. Quando dovevo andare a qualche Conferenza, i soldi per il trasferimento li dovevo anticipare e mi venivano resi dopo circa 6 mesi. Nel 2011 per il nostro lavoro svolto nel 2000, siamo stati contattati dall'Università di Stanford - Palo Alto proprio vicino alla Silicon Valley. Non ci abbiamo pensato più di tanto e con tutta la famiglia ci siamo ritrasferiti negli USA. Dopo 2 anni, sono stata confermata per altri 2 anni, mentre mio marito si "divide" tra questa Università e quella di Firenze". Ci può dire, a grandi linee su cosa si basano i suoi studi sull'attuale ricerca? "La mia ricerca è sul Sistema Visivo e Percezione Bambini Autistici, praticamente registro le risposte elettrofisiologiche a stimoli visivi. In sintesi è RICERCA BIO-MARKERS PER LA DIAGNOSI PRECOCE DELL'AUTISMO. In seconda analisi: Comprendere i Meccanismi Neurali alla Base del Disturbo. Proprio questa mattina sono tornata da San Sebastian - Spagna, e ne ho approfittato per venire a trovare i miei genitori e rivedere la mia Lucignano, dove ho partecipato ed esposto ad una conferenza unica e mondiale dell'IMFAR su questi miei studi, che evidenziano la possibilità di trovare anormalità nel modo in cui i bambini autistici percepiscono ed elaborano gli stimoli visivi. Ci tengo, comunque a dire che le nostre basi universitarie sono ottime e questo ce lo riconoscono anche in America, anche in tutto il mondo, e sono ben felici di prendere gli italiani a lavorare nelle loro più importanti Università". I figli come si trovano in America?. A parte i primi mesi, che sono stati veramente duri per la lingua, ora parlano benissimo l'inglese e le scuole dove sono inseriti sono eccellenti. Sentono solo la mancanza dei nonni". Sinceramente sentire queste storie da "vicino" ci rattrista molto, perché non vorremmo mai che questi giovani per trovare la possibilità di esprimere le loro grandi doti intellettive debbano emigrare in altri lidi. Una folta emigrazione del 2000 che penalizza non poco il nostro Bel Paese. "Speriamo che la nostra Maggiolata, ci sottolinea Francesca, mentre sta facendo i preparativi per tornare negli USA, sia baciata dal sole e la faccia risplendere, come sempre, in tutto il suo splendore". Good Bye.

Condividi su:

Seguici su Facebook