Piccola storia a lieto fine, che dimostra quanto forte può essere l'affetto per un amico a quattro zampe. Storia che si rivela importante in un'epoca dove i fatti che riguardano gli animali sono spesso negativi. La brutta avventura, che però ha avuto esito positivo, vede protagonista R.R., un uomo di 71 anni, abitante in un ex cascinale ristrutturato nei pressi della campagna lucignanese. Mercoledì scorso, l'anziano, intento a lavorare nell'orto, viene disturbato da un continuo miagolio. Pensa subito al suo "Birillo" ( questo il nome del felino) e subito si mette a chiamarlo. Il gatto non arriva, ma continua il miagolio. Prova a cercarlo, prima intorno alla casa, poi all'interno, dove chiede al figlio trentacinquenne se ha visto Birillo. Dopo una buona mezz'ora di vane ricerche, il padrone desiste e decide di tornare al suo lavoro dell'orto. Ma il continuo lamentare del suo amico felino non lo lascia tranquillo ed ancora una volta torna a cercarlo. Quando, ormai spazientito, fa per rimettersi a lavorare, volge gli occhi verso il tetto ed ecco scorgere il suo Birillo, che accortosi di essere stato avvistato raddoppia i suoi miagolii. L'uomo non ci pensa più di tanto e decide di andare nel tetto attraverso l'abbaino, mentre il figlio gli urla di lasciare stare. "Vedrai che saprà ritrovare la soluzione per tornare giù e se fra qualche ora è ancora nel tetto, chiamiamo i Vigili del Fuoco". Niente da fare, il padre è già sul tetto che cerca di richiamare Birillo verso di sè, ma l'animale sembra terrorizzato e non si muove. Il 71enne , con cautela cerca di raggiungere il suo "amico", ma un piede gli scivola sulle tegole ancora bagnate dalla pioggia e si ritrova a scivolare verso il basso. Provvidenziale il comignolo gli sbarra la strada e l'uomo con grande ed insospettata agilità vi si afferra con le mani. Attimi di grande paura anche per il figlio che vede le gambe del padre penzolare dall'altezza di circa sei metri. Poi corre verso il tetto e con grande freddezza riesce a trarre in salvo il genitore, mentre l'amato gatto si decide a correre verso la finestrella dell'abbaino. Questo episodio, anche portato all'estremo, dovrebbe fare riflettere coloro che non tengono in alcun conto il valore della libertà di vivere di questi animali che tanto hanno da dare all'uomo. Inoltre la vicenda riporta ad avvalorare quanto, da secoli, si dice di questa cittadina della Valdichiana:" Lucignano paese dei gatti".