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Scoperta evasione fiscale nel calzaturiero da oltre 2 milioni e mezzo. Dodici denunce, sequestrati immobili

Indagini condotte della Fiamme Gialle della compagnia di San Giovanni. Un raggiro che è costato il posto di lavoro a 50 persone

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Continua l’impegno delle Fiamme Gialle aretine nella lotta all’evasione. I finanzieri della compagnia di San Giovanni Valdarno, dopo oltre un anno hanno concluso una complessa indagine nei confronti di 5 società operanti nel settore calzaturiero. Dodici le persone coinvolte e denunciate. Le aziende, che operavano anche per conto di note griffe italiane, avevanoescogitato un articolato e sofisticato sistema fraudolento che, anche attraverso un vorticoso giro di fatture false, ha consentito loro di conseguire indebiti risparmi d’imposta per più di 2 milioni e mezzo di euro.
Le indagini delle Fiamme Gialle non si sono fermate qui. Alcuni delle persone coinvolte sono state anche segnalati, e già rinviati a giudizio, per il reato di bancarotta fraudolenta, proprio perché gli artificiosi espedienti contabili avevano provocato, in capo alle società da loro amministrate, un vero e proprio dissesto economico, culminato con il fallimento delle stesse e la conseguente perdita del posto di lavoro per oltre 50 persone.
Nei giorni scorsi, i finanzieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Arezzo, hanno sottoposto a sequestro preventivo un appartamento nella disponibilità di uno degli imprenditori maggiormente coinvolti nella vicenda, a parziale garanzia del recupero delle somme illecitamente sottratte all’Erario.
Si tratta dell’applicazione di una misura, introdotta dal 2008, con la quale il legislatore ha inteso rafforzare il contrasto all’evasione fiscale nelle sue forme più gravi, aventirilevanza penale. Essa, infatti, prevede il sequestro dei beni, in funzione della successiva confisca obbligatoria, dei valori corrispondenti alle imposte evase.

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