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Finestrino si stacca dal treno in corsa, esposto alla procura

Comitato Pendolari Valdarno: "A distanza di un mese nessuna chiarezza sulla dinamica dell'incidente"

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Niente letterina a Babbo Natale per chiedere treni migliori e più "buoni", ma un esposto alla Procura della Repubblica di Firenze sull'incidente del finestrino staccato in galleria il 20 novembre scorso sulla Firenze-Roma. E' questa l'iniziativa presa dal Comitato Pendolari Valdarno Direttissima per fare chiarezza sulla dinamica dell'incidente, che per puro caso non fece feriti a bordo del treno n.11805, Pistoia-Arezzo, alle ore 6 del pomeriggio con i pendolari del Valdarno di rientro dal lavoro.
«Con l'esposto si chiede di chiarire e di conoscere le cause dell'incidente - afferma il portavoce del Comitato Pendolari e presentatore dell'esposto, Maurizio Da Re - a distanza di un mese non ci sono state risposte sugli accertamenti nè da parte di Trenitalia, nè dalla Regione, così come per l'altro incidente di 8 mesi fa della porta del Vivalto, che cedette in corsa sempre nella stessa galleria di San Donato, sulla direttissima, fra Firenze Rovezzano e Figline».
Nell'esposto alla Procura viene sottolineato come il Comitato Pendolari abbia più volte criticato lo stato dei treni regionali: inadeguati, troppo vecchi, con continui guasti alle porte e blocchi dei finestrini, con guasti agli impianti di riscaldamento d'inverno e dell'aria condizionata d'estate. «L'incidente del finestrino - scrive Da Re nell'esposto - sembra confermare la drammatica carenza di un piano serio di manutenzione delle carrozze, con una conseguente messa a rischio dell’incolumità delle persone che usufruiscono di questo servizio. E la manutenzione dei treni - continua Da Re - è uno dei problemi più sentiti non solo dai pendolari ma anche dai sindacati toscani del settore trasporti».
Con l'esposto viene inoltre riproposto il problema della sicurezza della galleria San Donato sulla Direttissima Roma-Firenze, una galleria molto importante per il passaggio dei treni dell'Alta Velocità, Frecce e Italo, ma anche di una trentina di treni regionali, sovraffollati nelle ore di punta e utilizzati quotidianamente da migliaia di pendolari per il collegamento diretto e veloce fra Arezzo-Valdarno e Firenze e viceversa. «Più volte il Comitato ha posto il problema della forte velocità dei treni AV e regionali all'interno della galleria - si sostiene nell'esposto - e all'incontro con i Frecciarossa, in senso contrario, i regionali hanno dei consistenti spostamenti d'aria, con conseguenti possibili sussulti dei finestrini e delle porte. Se poi si aggiunge il sovraffollamento dei treni regionali - continua l'esposto - non sembrano garantite condizioni di efficienza e di sicurezza adeguate. Di ciò ho scritto anche all'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, il 18 maggio scorso - conclude Da Re nell'esposto - senza però avere alcuna risposta».

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