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Elettrodotto di Terna, parere negativo della Regione

Soddisfatto il Comitato Alta Tensione. In 7200 avevano firmato la petizione

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"Invitiamo il Ministero dell'Ambiente ad esprimere un parere negativo". Sono queste le parole con cui la Regione Toscana ha chiuso l'istruttoria e tutto il procedimento di valutazione relativo al progetto dell'elettrodotto Cavriglia-Monte San Savino, proposto da Terna. In sostanza, la delibera dello scorso 7 gennaio, esprime quel 'no' tanto attesto dal Comitato Alta Tensione, dai cittadini e anche dai Comuni. Il pronunciamento della giunta regionale è la naturale conseguenza del parere espresso dal Nucleo di Valutazione dell'Impatto Ambientale, che ha raccolto a sua volta le posizioni di comuni, province, enti competenti in materia. Nella sua relazione finale, si ripercorre la storia del progetto, presentato nel 2010, con alcune modifiche introdotte nel 2011, fino alle "integrazioni volontarie" dell'estate 2012: in sostanza, un progetto completamente nuovo. Il tracciato di Terna prevede la realizzazione di circa 70 chilometri di nuove linee elettriche a 380kv e a 132kv, con 169 piloni, tra i comuni di Cavriglia, Montevarchi, Bucine, Civitella Val di Chiana e Monte San Savino. La documentazione presentata nel 2012 costituisce, di fatto, l'elaborazione di un nuovo progetto di razionalizzazione, basato su un nuovo tracciato della linea a 380 kv che, rispetto a quello del 2010, nella parte del comune di Cavriglia ricalca per lo più il precedente tracciato, mentre dal confine con il comune di Montevarchi, attraverso quello di Bucine, si va ad allineare ai due "corridoi energetici" delle linee esistenti. Alla fine, dunque, la Regione Toscana ha espresso la propria posizione, negativa così come da anni chiede il Comitato Alta Tensione che commenta: "L’azione congiunta da parte del Comitato Alta Tensione, dei cittadini e dei comuni del Valdarno aretino, del Chianti senese e della Val di Chiana, dopo due anni di presa di coscienza reciproca su ciò che la società Terna stava via via proponendo per far passare su uno degli ambienti più belli della Regione Toscana un massiccio elettrodotto a 380kv, ha raggiunto l’obiettivo di poter finalmente discutere sul significato e sulla reale necessità di questa opera devastante. All’interno della Delibera regionale si ritrovano alcuni punti fondamentali, che da sempre abbiamo sostenuto: la scarsità delle analisi; la completa scorrettezza procedurale; la mancanza di trasparenza nei confronti degli Enti locali e dei cittadini. Terna, tra l’altro, non ha mai affrontato di valutare anche i benefici del 'non fare' come pure i danni economici del 'fare'. Il Comitato Alta Tensione, espressione di numerosi cittadini nonché promotore di una petizione contro l’elettrodotto che ha raggiunto oltre 7200 sottoscrizioni, ringrazia la Regione Toscana per la posizione chiara e netta che ha voluto assumere rispetto alla proposta di un’opera decisamente impattante su una ampia parte del territorio regionale".

 

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