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Afm Montevarchi, Cisl: no alla strumentalizzazione politica

Apertura del sindacato alla concertazione

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I riflettori della polemica si accendono di nuovo sull’azienda farmaceutica di Montevarchi. Cavalcare quest’onda, interviene il segretario generale CISL Marco Salvini, è volere, a tutti i costi, attirare attenzione su un argomento che di per sé è già superato se solo per un attimo provassimo a ragionare con obbiettività e senza strumentalizzazione politica.
Quello che ci preme come CISL è, innanzitutto, la salvaguardia dei lavoratori così come la tutela del servizio alla collettività. Detto questo, però, è altrettanto doveroso tener presente che in questi ultimi tre esercizi i bilanci della farmaceutica si sono chiusi con il segno rosso.
E’ vero che ha inciso la nuova politica del S.S.N. che incentiva l’acquisto del farmaco generico e che il comune di Montevarchi riscuote un contratto di servizio dalle farmacie ma, sta di fatto, che il segno meno è presente con tutte le conseguenze che ne derivano. Questo non vuol dire, prosegue Salvini, che bisogna licenziare o chiudere, ma ragionare e trovare delle soluzioni adeguate che salvaguardino l’aspetto dell’occupazione e del servizio. Altri comuni in passato hanno trovato diverse soluzioni, il comune di San Giovanni Valdarno, per esempio, nonostante riscuotesse degli utili ha scelto la strada della temporanea privatizzazione delle farmacie, perché il ricavato della cessione alleggeriva le casse del comune da interessi e debiti in maniera molto più consistente degli utili annui delle farmacie. Il comune di Montevarchi però più volte si è  espresso allontanando questa ipotesi. Il Sindacato deve svolgere un ruolo concertativo e non cercare la rissa soggetta alle strumentalizzazioni od a chi cerca tardive rivincite politiche, che poco hanno a che fare con gli interessi dei dipendenti della Farmacia. Ben venga, quindi, un confronto fra il Sindaco e le OO.SS. al quale noi della CISL non ci sottrarremo di certo.

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