Dopo i licenziamenti ingiustificati inviati dal CdA delle farmacie comunali di Montevarchi, c’è chi ha atteso, in rigoroso silenzio, per guardare i comportamenti: quello dell’amministrazione comunale; quello della politica cittadina e persino quello delle organizzazioni sindacali. “Oggi però il tempo del silenzio è finito - afferma Marco Conficconi, segretario della UILTuCS-UIL di Arezzo – ed i lavoratori delle farmacie comunali, riuniti in assemblea, hanno espresso una posizione chiara. D’altronde - continua - quello che hanno visto è difficilmente mal interpretabile: il sindaco di Montevarchi, prosegue nella miope difesa di un indifendibile CdA, le cui uniche scelte 'oculate' hanno portato ad aumentare i costi semplicemente per coprire le numerose incapacità ; la politica poi.
"L’opposizione sembra aver compreso appieno la gravità della situazione ed i lavoratori gli riconoscono di aver cercato, con i fatti, di aprire una discussione corretta, mentre la maggioranza, ad oggi - commenta il segretario senza nascondere una personale dolenza - non ha ritenuto necessario nemmeno esprimersi in difesa di quei lavoratori che in altri tempi si riproponeva di rappresentare; anche sui comportamenti delle organizzazioni sindacali i lavoratori hanno molto dibattuto durante l’assemblea, poiché - prosegue ancora Conficconi – dopo le prime, difficilmente comprensibili titubanze, la Cgil ha compreso l’enorme ingiustizia che si sta perpetrando, ancora una volta, su dei lavoratori ineccepibili, ed ha deciso d’intervenire, anche duramente, unendosi a noi ed ai lavoratori.
Altre organizzazioni hanno preferito non prendere una posizione in difesa dei lavoratori, rilasciando poche e strampalate note, che sembrano più a tutela di posizioni politiche o addirittura di parentele.
I lavoratori delle farmacie comunali di Montevarchi comunque, vista la situazione, hanno stabilito che se i licenziamenti dei loro colleghi non verranno ritirati dal CdA entro il prossimo 2 ottobre, data in cui è prevista la conciliazione di uno dei licenziati, scenderanno in piazza a protestare e a dire ai cittadini di Montevarchi e Terranuova le vere ragioni di questi due licenziamenti".
"Ragioni – continua Conficconi – che tutti in realtà conoscono benissimo. Il ritiro dei licenziamenti; l’assegnazione, immediata, dell’incarico di direttore di azienda, figura fondamentale per ritornare ad un bilancio in attivo; il ripristino di un clima lavorativo rispettoso della dignità dei lavoratori ed il rispetto del contratto di lavoro; ed infine, la sospensione di quel penalizzante – canone di servizio – sino alla completa ristrutturazione aziendale. Queste sono le condizioni che i lavoratori della farmacie chiedono al sindaco, alla politica ed al nostro sindacato, come agli altri di ripristinare e per le quali, in mancanza di risposte, dichiareranno per la prima volta sciopero e scenderanno in piazza per difendere i loro diritti, la loro dignità e la loro professionalità ".