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Collezionisti storici aretini, buona la prima

Ottimo afflusso di pubblico nel fine settimana

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Sabato 4 gennaio u.s., ha preso avvio la prima tappa dell'intenso calendario di attività dei Collezionisti Storici Aretini. Seppur costretti ad affrontare l'ennesimo fine settimana fieristico caratterizzato da un intenso maltempo, i numeri di afflusso e le impressioni che si sono ricavate dai visitatori, sono stati davvero impressionanti. Specialmente nella giornata di sabato e nella mattinata di domenica, abbiamo assistito ad un costante afflusso di visitatori che, in modo più o meno approfondito, hanno ispezionato le vetrine contenenti i "gioielli" provenienti dai più diversi settori. A seguire l'elenco completo degli ambiti collezionistici toccati: a) prefilatelia con documenti fra il 1800 ed il 1861, b) cartoline delle prime venti edizioni della giostra del saracino dal 1931 al 1952, c) annulli filatelici in occasioni delle prime edizioni del Concorso Polifonico, d) libri del futurismo dei primi anni del '900, e) documenti del periodo del Viva Maria, f) documenti sulla storia locale degli ultimi duecento anni, g) medaglie commemorative napoleoniche, h) cimeli garibaldini e risorgimentali, i) cimeli della prima guerra mondiale, l) oggetti della civiltà contadina, m) spartiti musicali, n) radio d'epoca e mezzi di comunicazione o) documenti sulla massoneria, p) libri, q) mini assegni.
L'aspetto sicuramente più interessante di questo primo week end espositivo in affiancamento alla Fiera Antiquaria, è che nel corso del fine settimana, sono state raccolte molte nuove adesioni a dimostrazione di come la città abbia ricevuto, da oltre quaranta anni di fiera antiquaria, una vera e propria cultura collezionistica seppur apparentemente nascosta e frammentaria.
Lo scopo sociale è invece quello di far emergere questa cultura fondata sullo studio e l'approfondimento della storia attraverso gli oggetti, di qualunque natura siano, che ne sono testimoni. Lo sforzo che i Collezionisti Storici Aretini stanno facendo per sostenere, con un'opera di puro volontariato, la nostra Fiera Antiquaria, nasce appunto dalla volontà di non buttare un patrimonio di valore assoluto creando un network fra i vari collezionisti e così rendendoli, in un certo qual modo, incubatrici di cultura. Ci hanno definito la spina dorsale della Fiera Antiquaria, e questo per noi è un onore ed un onore che speriamo di cuore di poter sostenere nel modo migliore possibile. Le idee allo studio al momento sono tante. Come tutti dobbiamo combattere con la scarsità dei mezzi economici a disposizione. Dalla nostra abbiamo però il vantaggio di poter mettere insieme tante competenze, professionalità e passioni che in pochi possono vantare.
Fra le iniziative allo studio, oltre alle cinque mostre previste per l’interno anno ed al ciclo di conferenze dell'Accademia del Collezionismo, sono in cantiere anche delle visite alla città, alla fiera ed ovviamente alle mostre a cui saranno invitate: associazioni, club e gruppi, provenienti da altre città italiane, interessati allo specifico tema storico-collezionistico affrontato di edizione in edizione. In questo modo vogliamo dimostrare come, nel nostro piccolo, si possa con la cultura ed il collezionismo contribuire, seppur in piccolo, allo sviluppo dell’economia locale.
La mostra “I figli della Fiera Antiquaria, i Collezionisti Storici Aretini si presentano alla città”, resterà aperta fino al 18 gennaio p.v. Verrà poi seguita, a partire dalla Fiera Antiquaria di Febbraio, dalla mostra “Napoleone e Garibaldi: i due giganti dell’800”.

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