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"L'inconscio tra desiderio e finzione"

Mostra al Castello di Gargonza. Inaugurazione il 24 aprile

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Sarà inaugurata il 24 Aprile alle 19.30, presso la torre del Castello di
Gargonza (località Monte San Savino), la mostra di Lucrezia e Carmelo Lombardo
intitolata "L'inconscio tra desiderio e finzione" . L'esposizione, a cura del
critico e poeta Alfiero Riccarelli, avrà per tema "l'onirico", nelle sue
molteplici rappresentazioni e raccoglierà opere dei due artisti. Carmelo
Lombardo, pittore già affermato e esponente del movimento francese "Figuration
Critiques" , ha più volte trattato il tema dell'inconscio nei suoi quadri
ricchi di suggestioni surrealiste e di scenari che si collocano a cavallo tra
la realtà e il sogno. Lucrezia Lombardo, anche lei pittrice, ha invece una
poetica che dal figurativo si sposta in direzione di un astrattismo
espressionista, che vede nel corpo umano il luogo di una serie di
sperimentazioni cromatiche e formali, che dalla piena matericità, giungono fino
al dissolvimeto dei confini delle figure che, in questo modo, si fondono con la
tela bianca. Entrambi questi artisti, seppur con toni differenti, utilizzano la
pittura come mezzo per indagare l'inconsio e le sue immagini. Infatti, è
proprio l'immagine quel "medium" che consente al soggetto di superare i confini
coscienti, spingendosi in quell' universo informe che è l'anima. E a contatto
con l'inconscio, i colori danno vita a  forme capaci di cogliere la dimensione
silente più profonda dell'io. Così, se i quadri di Carmelo Lombardo evocano in
maniera spesso drammatica le contraddizioni inconsce per mezzo di un desiderio
carico sessualmente, le tele di Lucrezia tentato invece di superare la
carnalità per immortalare corpi quasi dissolti nelle loro pose. In entrambi
questi artisti, il conflitto tra coscienze e inconscio, tra realtà e sogno, è
vissuto in maniera dinamica e si dà in tutta la sua potenza espressiva. Perchè
è proprio da un simile conflitto che l'ispirazione artistica nasce, facendo
della tela "il luogo della gestione" di quel medesimo conflitto. Per mezzo di
un itinerario onirico a quattro mani, la mostra si propone di toccare temi
ancestrali che dimorano nell'inconscio di ciascuno, tra cui il desiderio,
l'angoscia, l'evasione, l'attesa. In questo mod, le tele riescono a spalancare
una finestra sull'anima, che ha una valenza universale.

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