iovedì 11 luglio appuntamento serale per la mostra Alluminio. Tra Futurismo e Contemporaneità, un secolo di scultura italiana sul filo della materia” al Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento in via Trieste 1 a Montevarchi (Ar). Il museo con la collezione permanente e la mostra saranno aperti dalle 21.30 alle 23.30 mentre sempre alle 21.30, sarà inaugurata in una delle sale del museo, la mostra fotografica di Mauro Squiz Daviddi “Luci e artifici nella Certosa di Bologna”. La mostra “Alluminio”, curata dal direttore scientifico del Cassero Alfonso Panzetta, rientra nel progetto “Contemporaneamente…al Cassero! Suggestioni, poetiche, linguaggi e approfondimenti sulla scultura italiana contemporanea”, realizzato dal Comune di Montevarchi, Assessorato alla Cultura, finanziato insieme alla Regione Toscana nell’ambito di “Toscanaincontemporanea 2012” e sostenuto da CiAl - Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo dell’Alluminio, official partner dell’evento. Il percorso espositivo presenta oltre 60 opere provenienti da collezioni pubbliche, archivi e fondazioni private, di artisti come Thayaht e Ram, Regina e Renato Di Bosso, ma anche Bruno Munari e Valeriano Trubbiani, Dadamaino, Gilberto Zorio e tanti altri scultori che hanno usato l’alluminio per le loro opere. Una mostra che non intende essere esaustiva ma avviare, attraverso una congrua selezione di opere, una riflessione sul tema documentando le diverse tecniche d’impiego e le differenti potenzialità comunicative di questo materiale. Questo racconto trasversale parte dal secondo Futurismo degli anni Venti e Trenta, dove viene messo in evidenza il diverso utilizzo dell’alluminio in relazione al linguaggio plastico scelto dagli artisti; dalle “sintesi plastiche” alle “aereosculture”, fino agli “spazialismi” che precedono la Seconda Guerra Mondiale ( scultori come Mino Delle Site, Wladimiro Tulli, Sante Monachesi), passando per gli scultori più legati al “Novecento” italiano (Lina Arpenani, Carlo Lorenzetti, Giangiacomo Barbieri). Sono poi presentati alcuni esempi delle prime ricerche informali e astratte del dopoguerra (Alfio Castelli, Francesco Somaini, Ernesto Galeffi), per poi proseguire con la poetica delle “strutture” e delle superfici “optical” degli scultori attivi negli anni Sessanta (Getulio Alviani, Nane Zavagno, Diana Baylon, Bruno Munari) e con l’uso dell’alluminio da parte degli artisti della “figurazione astratta” e dell’“arte povera” attivi tra gli anni Settanta e Novanta. Infine una selezione di opere, datate dopo il 2000 (Rivalta, Grassino, Garbolino Rù, Borrelli, Loretti), riguarda autori emergenti che impiegano questo metallo in modo sempre più costante e originale. La mostra è allestita in due sedi: lo Spazio mostre temporanee Ernesto Galeffi, via Burzagli 43, per quanto riguarda la sezione storica con le opere del XX secolo, e le sale permanenti de “Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento”, via Trieste 1, per quella contemporanea del XXI secolo. Il percorso espositivo è accompagnato da un catalogo scientifico curato da Alfonso Panzetta con le schede dei diversi autori. La mostra “Alluminio. Tra Futurismo e Contemporaneità, un secolo di scultura italiana sul filo della materia”, è aperta dal 9 giugno all’8 settembre 2013. Al progetto collaborano l’Associazione “Amici de Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento” per la logistica e la Cooperativa Itinera C.E.R.T.A. per la segreteria organizzativa e la didattica. La mostra è aperta al pubblico , giovedì e venerdì: 10 -13; 15 -18, sabato e domenica: 10 - 13; 15 – 19, primo giovedì del mese 21.30 – 23.30. Biglietti: intero 8 euro, ridotto 5 ( under 18, soci Coop, Cts, Isic, Itic, possessori Edumuseo Card, tessera Icom, gratis bambini 0/6 anni. Informazioni tel. 055.9108274, e-mail: info@ilcasseroperlascultura.it, sito web: www.ilcasseroperlascultura.it Il Cassero è anche su Facebook e Youtube. Catalogo ASKA Edizioni, costo 30 euro.

