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La recensione: "Lincoln" un affresco straordinario degli Stati Uniti del 1865

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a cura della Redazione
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Lo hanno definito un capolavoro, è considerato il film più accreditato a conquistare l’Oscar 2013. In effetti è uno straordinario affresco del periodo storico in cui è ambientato ovvero gli anni che hanno caratterizzato la lacerante guerra di secessione americana e l’ultimo periodo di vita di Abraham Lincoln, presidente amatissimo tutt’oggi dagli americani e passato alla storia perché riuscì a cambiarla ponendo legalmente fine alla schiavitù dei neri d'America. Lincoln, qui impersonato dall’attore candidato all’Oscar Daniel Day Lewis, ottenne l'approvazione del 13° Emendamento in discussione alla Camera dei Rappresentanti dopo una battaglia durissima. Ebbene, la prima parte del lavoro di Steven Spielberg è dedicata proprio all’aspro dibattito e non fa sconti a nessuno, mettendo in evidenza come la politica richieda a volte alcuni compromessi. Questa parte però risulta pesante per il pubblico italiano dal momento che da tutto per scontato e probabilmente viene penalizzata da un doppiaggio che a dire il vero, almeno per quanto concerne il presidente, non è entusiasmante. Conoscere la storia degli Stati Uniti e ascoltare il film in lingua originale sicuramente aiuterebbe ad evitare allo spettatore battute a vuoto.  Successivamente il film prende forma, regala momenti intensi come lo scambio di battute tra Lincoln e la moglie Molly, croce e delizia del presidente ma non è fatto per avere momenti epici. Vedere “Lincoln” è come leggere un grande romanzo, dove non ci sono pagine scritte male, tutto si incastra a meraviglia, proponendo un intreccio perfetto ma, a nostro modo di vedere, senza alcun pathos per lo spettatore italiano. Gli attori sono tutti bravissimi e ricordano, nella recitazione, quelli di altri tempi ma il Lincoln di Daniel Day Lewiss, attore perfetto ma troppo preso da se stesso, rimane freddo. Ma, lo ripetiamo, tutto ciò è frutto di un evidente gap di conoscenza storica dei caratteri dei personaggi e di come si svolsero gli eventi, questo a scuola in Italia non si studia. “Lincoln” rimane un film importante, un esempio di cinema raffinato e attento e fotografia ( bellissima la scena dell’incendio di Atlanta tratteggiata appena sulla sfondo ma di straordinario impatto emotivo) e un ottima scuola di politica. Forse anche i nostri politici dovrebbero vederlo… 

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