Un compendio del cinema di Quentin Tarantino ( che ha prodotto il film) con un pizzico di Bruce Lee e tanto splatter. “L'uomo dai pugni di ferro” corrisponde a queste caratteristiche, fa ridere anche un po', è divertente ma si scioglie come neve al sole. La vicenda narrata, ambientata a Jungle Village, in un'epoca imprecisata dell'antica Cina, potrebbe anche reggere. Gli attori sono bravi Russell Crowe e Lucy Liu in primis, ma manca la spina dorsale. Si legge in “My movies che “ i topoi del gong fu pian di Hong Kong sono tutti presenti” opinione condivisibile così come quella relativa al fatto che Rza Diggs regista e protagonista abbia molte idee e contemporaneamente tanti limiti. Ma viene spontaneo anche spezzare una lancia a suo favore nell'affermare che il ragazzo c'è e probabilmente, se ben guidato, crescerà. Il genere è bene precisarlo, ha fatto un po' il suo tempo. Una ventata di novità non guasterebbe.
Giudizio *
* si può anche non vedere ** vedibile *** buono **** da non perdere
NOTA
PROSEGUE LA SETTIMANA DEL CINEMA, FINO A MERCOLEDI' SI ENTRA A 3 EURO 5 PER I FILM IN 3D