Il tocco è quello di Martin Scorsese che, addirittura viene citato nel film quando, a un cine forum proiettano “Good fellas” che, nel 1990 fruttò l'Oscar come miglior attore non protagonista a Joe Pesci. La regia è di Luc Besson che, abbandonate le riprese frenetiche, concede tuttavia molto all'eccesso rielaborando il romanzo “Malavita" di Tonino Benacquista. “The family” ribattezzato impropriamente in italiano “Cose nostre malavita” è un film che si vede bene, interpretato da ottimi attori come Robert De Niro, Michelle Pfeiffer e Tommy Lee Jones (dalla mimica straordinaria, sono suoi i primi piani più divertenti ed espressivi) che rendono godibile il film e l'intreccio, a volte troppo stereotipato. Della serie, “ecco gli italiani tutti mafia e pasta” anche se non mancano frecciate agli americani e ai francesi stessi dei quali vengono enfatizzati cattivi gusti a tavola e mania di mettere bocca su tutto. Un film insomma che non propone molto di originale nè dal punto di vista della narrazione nè della tecnica utilizzando molto spesso i flashback. raccontando la storia di un vero boss trasformato per esigenze di sicurezza in uomo normale ma che normale non sa essere. Il lavoro di Besson però, nel panorama spesso desolante di filmetti su storie melense, sa far divertire il pubblico ricordando qua e là film di successo come per esempio “Giù al Nord” visto che, anche in questo caso, la piccola provincia francese risulta bigotta e fuori dai tempi.