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Psicotrappole versus psicosoluzioni, Nardone presenta ad Arezzo il suo nuovo libro

Sabato 23 novembre, alle ore 18, sotto i Portici di via Roma nell’ambito del 7°ciclo di incontri gratuiti Discorseria psicologica Arezzo

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Esistono tanti disagi psicologici quanti se ne possono inventare, ma per fortuna ognuna di queste sofferenze ha una via d’uscita. Perché, così come siamo bravi a costruire le nostre «psicotrappole», altrettanto possiamo esserlo a realizzare le nostre «psicosoluzioni». Basta capire come. Lo sostiene il noto psicologo e psicoterapeuta Giorgio Nardone, che sabato 23 novembre presenta ad Arezzo il suo nuovo libro, “Psicotrappole”.

 

L’appuntamento, patrocinato da Comune di Arezzo e Terziario Donna Confcommercio e inserito nell’ambito di incontri gratuiti “Discorseria psicologica Arezzo 2013”, si tiene alle ore 18 sotto i Portici di via Roma con l’organizzazione tecnica della Libreria Mori.

Nardone, esponente di spicco della Scuola di Palo Alto, è l’unico allievo-erede di Paul Watzlawick, con il quale ha fondato nel 1987 il Centro di Terapia Strategica di Arezzo, dove svolge la sua attività di psicologo-psicoterapeuta, didatta e coach. Insieme all’autore saranno presenti all’incontro anche l’assessore alla cultura e al turismo del Comune di Arezzo Pasquale Giuseppe Macrì, la presidente regionale di Terziario Donna  Confcommercio Toscana Anna Lapini e il segretario provinciale del Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio Gian Luca Rosai. Presenta Maria Cristina Nardone, presidente dell’associazione Nardone Watzlawick Onlus.

Oltre venticinque anni di attività terapeutica e circa ventimila casi trattati con successo hanno portato Nardone alla convinzione che gli esseri umani, nella loro capacità di crearsi difficoltà o vere e proprie patologie, vadano ben oltre la fantasia più fervida ma, al tempo stesso, siano in grado di effettuare cambiamenti tanto imprevisti quanto straordinari. In altri termini, la loro disastrosa attitudine a complicarsi la vita corrisponde alla meravigliosa capacità di trasformare i limiti in risorse e i problemi in soluzioni. Certo, il più delle volte tale magica trasformazione deve essere guidata da un esperto ma, talvolta, si realizza anche spontaneamente o in virtù di «esperienze correttive» o folgoranti illuminazioni e cambiamenti di prospettiva, frutto di ciò che la vita ci propone e della nostra reazione, per caso o per scelta, introducendo così il cambiamento.

Nell’incontro di sabato 23 novembre saranno illustrate le forme più ricorrenti di «psicotrappole», classificate secondo la loro espressione nella nostra percezione delle cose e nel nostro modo di agire, volontario o meno, nel tentativo di gestire al meglio la realtà, e nel nostro modo di pensare e dare senso alle esperienze che viviamo. Per fortuna, per ogni psicotrappola esiste una psicosoluzione, che l’autore svelerà nei dettagli.

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