E' stato presentato questa mattina in Sala dei Grandi, nella sede della Provincia di Arezzo, Piazza della Libertà, 3 – Arezzo la nuova edizione del libro di Guido Gianni “La cucina aretina”, inserito nella Collana “cucine del territorio” diretta da Franco Muzzio, edita da Orme|Tarka. In 192 pagine l’autore “partendo dalla situazione territoriale e agricola originaria, intorno all’anno 1000, ci racconta una cucina figlia, come tante altre affascinanti, di grande povertà e di grande ingegno in una Toscana che ricorda quella contadina aspra e sordida dei romanzi di Federigo Tozzi. Da questo suolo colturale duro, magro e discreto nasce tanto più sorprendente la pianta di una cucina piena non solo di carattere, ma di complessità e finezze che andranno ad arricchire, tramite i traffici ecclesiastici di Avignone, anche il corpus storico della cucina francese”. Queste le parole di Marco Guarnaschelli Gotti, usate nel 1990 per presentare un’opera che non è tanto una raccolta di ricette della tradizione nostrana, quanto un racconto della cultura gastronomica della provincia aretina. Già dai titoli dei capitoli si capisce l'amore per il territorio e per i suoi concittadini, definiti gente con “stomaci robusti”, “che lavora” e che sa mangiare, parsimoniosa ma non avara. Sono intervenuti– oltre agli amministratori locali e alla figlia dell’autore – Luca Lenzini, Direttore della Biblioteca della Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo, la quale ha ottenuto una donazione di ben tremila libri da Guido Gianni; Giovanna Moretti, Delegata di Arezzo dell'Accademia Italiana della Cucina; l’editor Franco Muzzio; gli chef Paolo Teverini e Paolo Tizzanini; il tutto moderato da Paolo Petroni, Presidente del Centro Studi dell’Accademia Italiana della Cucina. Tra un intervento e l’altro saranno letti alcuni passi del libro che anticiperanno la degustazione delle ricette di Guido Gianni realizzate dalle delegazioni aretine di AIC, AIS e AICOO. Documentarista, giornalista e regista – addirittura per il Presidente della Repubblica Segni – Guido Gianni nutriva una profonda passione per la cucina ed il suo territorio, tanto da essere fra i primi Accademici Italiani della Cucina dapprima Delegato per Arezzo e provincia, poi membro della Consulta nazionale e infine Presidente del Centro Studi nazionale “Franco Marenghi”. Importanti i riconoscimenti ottenuti per l’impegno culturale ed organizzativo apportato in campo enogastronomico, in particolare per i tanti articoli sulla storia e le tradizioni della gastronomia locale e italiana, scritti per giornali e riviste a tiratura nazionale. Classe 1921, Gianni si è spento nel dicembre 2002, lasciandoci però in eredità i suoi libri come bagaglio culturale della tradizione culinaria aretina e non solo, basti pensare all’Enciclopedia del tè pubblicata dalla De Agostini.
