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Le due facce dello sport aretino. Un anno fra luci ed ombre

A livello individuale tanti atleti ai vertici nazionali ed internazionali, ma nelle discipline di squadra la situazione è critica

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Tra qualche giorno la tradizionale “Giornata olimpica” celebrerà i protagonisti del 2012.  Un evento che ci dà lo spunto per tirare le somme e fare un bilancio dell'anno che sta per andare in soffitta.  Lo sport aretino, come ormai accade da alcune stagioni, ha mostrato una doppia faccia. Da un lato ci sono le discipline individuali dove molti atleti hanno raggiunto, o si sono confermati,  ai massimi livelli nazionali ed internazionali, dall’altro le discipline di squadra dove la situazione resta di crisi più o meno generalizzata.
Calcio, basket e volley rappresentano le dolenti note del movimento. Nonostante una fervida attività di base, si fatica ad emergere dal contesto dilettantistico e regionale nel quale sono precipitate le tre discipline più popolari. Il pallone aretino è sgonfio da tempo e continua ad annaspare in serie D, mentre le due principali società di pallacanestro e pallavolo del capoluogo galleggiano in serie C senza velleità particolari.  Per rendersi conto della situazione basta fare un rapido confronto con il recente passato. Solo cinque anni fa, mica preistoria, il calcio e il basket erano in serie B, il volley addirittura in A2.  Le colpe? In parte sono da addebitarsi a gestioni sbagliate, in parte alla congiuntura economica. Fatto sta che la realtà è sotto gli occhi di tutti.
Se ci spostiamo in provincia la situazione non è migliore. Storiche società della pallacanestro valdarnese come Galli e Fides navigano in serie C, nel calcio la Sangiovannese è sprofondata in Eccellenza, il Montevarchi è stato costretto a ripartire dalla Seconda categoria. A Cortona, due anni fa, il volley ha toccato il cielo con dito conquistando la promozione in A2, ma ha dovuto rinunciarvi per mancanza di risorse.
A rendere ancora più desolante il panorama, la rinuncia dell’hockey Lions al campionato di serie A1 dopo oltre un decennio di onorata militanza e una Coppa Italia vinta nel 2004.
Per fortuna ci tiriamo su con gli sport individuali dove da diverse stagioni tanti aretini si fanno onore in Italia e nel mondo. L’ultimo alloro pesante in ordine di tempo la medaglia d’argento conquistata dal cortonese Michele Santucci ai mondiali di nuoto. Per restare in piscina non va dimenticato il titolo iridato di un altro cortonese, Riccardo Bianchi, nel nuoto per salvamento. Nel ciclismo Bennati, Nocentini e Capecchi continuano a mettersi in luce. Nel pugilato Nicchi guarda all’Europa dopo aver dominato la ribalta nazionale, mentre Fiordigiglio è pronto a raccoglierne l’eredità. Nel trial è sbocciato il talento di Leonardo Valenti che si è laureato campione italiano. Il 2012 è stato anche l’anno di Michela Pezzetti, argento mondiale nel karate e del foianese Fei, bronzo olimpico a Londra nel volley.
E poi ci sono le speranze per il futuro. Scherma e lotta sono una fucina di campiocini in erba,Tra le giovanissime da segnalare Gaia Squarcialupi nel tennis, Alessia Leolini e Lara Mori nella ginnastica ritmica. Nella pallavolo Edoardo Caneschi è entrato nel club Italia. E tanti altri ancora che per motivi di spazio non possiamo citare.
Lo sport aretino si aggrappa ai singoli e da loro riparte verso un nuovo quadriennio olimpico. Con la speranza di ritrovare presto anche le discipline di squadra perse per strada.

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