Il sindaco di Cortona Andrea Vignini è stato prosciolto con formula piena dall’accusa di abuso d’ufficio. Il caso è quello relativo alle Terme di Manzano di Cortona che vede coinvolti anche l’immobiliarista Domenico Tosato e l’avvocato Patrizia Iacobelli, entrambi romani. A prosciogliere il sindaco è stato questa mattina il gup del Tribunale di Arezzo Giampiero Borraccia. La storia parte nel 2006 quando Luciano Meoni, all’epoca rappresentante di An, si alza in consiglio comunale e denuncia che l’asta per le terme è truccata. Ad aggiudicarsela è Domenico Tosato che in poco tempo “rastrella” tutti i terreni intorno alla struttura per realizzare un complesso turistico. Da quell’asta nasce un esposto in procura e un’indagine, condotta dal pm Roberto Rossi che ricostruisce i passaggi attraverso il lavoro della Guardia di Finanza. Nel mirino finisce, oltre ai due romani, anche il sindaco Andrea Vignini accusato dal pm di aver favorito Tosato. Oggi il proscioglimento per Vignini e per Tosato dall’accusa di abuso d’ufficio, l’immobiliarista e l’avvocato Iacobelli sono stati invece rinviati a giudizio per turbativa d’asta. “A sei anni dai fatti che mi venivano contestati e dopo due anni dall’avviso di garanzia, finalmente oggi, di fronte al Gup Giampiero Borraccia, è stata pronunciata nei miei confronti sentenza di proscioglimento con formula piena per l’accusa di abuso d’ufficio relativa alla vicenda della vendita delle ex Terme di Manzano. Così il sindaco: "Finalmente giustizia è stata fatta e sono stati restituiti a me personalmente e all’Amministrazione Comunale di Cortona dignità ed onore. Questo è anche il momento dei ringraziamenti che in primo luogo voglio rivolgere ai tanti privati cittadini che non mi hanno mai fatto mancare la loro fiducia e la loro stima, nonostante le accuse infamanti che mi venivano rivolte. Ringrazio i miei avvocati Piero Graverini e Marco Manneschi per lo splendido lavoro effettuato. Ringrazio quasi tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio Comunale, sia di maggioranza che di opposizione che hanno sempre sostenuto pubblicamente una posizione garantista, ribadendo fiducia nella mia personale onestà, anche aldilà degli steccati ideologici. Purtroppo questo ringraziamento non può ovviamente estendersi a chi con le sue denunce, che oggi si rivelano del tutto immotivate, ha dato il via a questa spiacevole vicenda e ha continuato per mesi e mesi a sollevare illazioni e sospetti sul mio conto, infangando non solo il mio nome ma anche quello della città di Cortona. Io, a differenza di lui, non chiederò dimissioni. Auspico invece, che in un estremo scatto di dignità il Consigliere Meoni abbia il coraggio di ammettere l’errore e di chiedermi scusa. L’ultimo ringraziamento, il più importante, lo devo alla Magistratura sulla quale ho sempre riposto la massima fiducia, attendendo in silenzio quell’inevitabile conclusione positiva che oggi in effetti si è verificata.”

