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“Quando pensavamo di diventare felici”

Due giorni e quattro appuntamenti per riflettere su una fondamentale stagione del Novecento: gli anni sessanta e settanta. Iniziativa della Biblioteca di Arezzo

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Due giorni e quattro sessioni per una riflessione sugli anni sessanta e settanta. Appuntamenti il 20 e il 22 novembre nella Sala Rosa del Palazzo Comunale. Titolo “Quando pensavamo di diventare felici”.

“Nessuna nostalgia – commenta la Presidente della Biblioteca di Arezzo, Sandra Rogialli. Bensì la consapevolezza che gli anni sessanta e settanta hanno determinato una trasformazione della società. Quattro i temi generali che abbiamo individuato: lo sviluppo industriale, la trasformazione urbanistica, i servizi per l’infanzia e l’esperienza della chiusura del manicomio. Una riflessione su una grande stagione del Novecento vissuta con entusiasmo, coraggio e partecipazione. Con una motivazione che racchiudiamo nel titolo: “quando pensavamo di diventare felici”. Quella del 20 e del 22 novembre sarà una riflessione aperta che intendiamo continuare a gennaio con una tavola rotonda orientata al presente e al futuro che segue la stessa linea logica e che avrà per titolo “quando abbiamo capito quanto fosse difficile diventarlo. Con un ossimoro definirei questa iniziativa una fotografia in movimento”.

Due le sessioni di mercoledì 20 novembre. Quella della mattina sarà dedicata alle “persone” e quindi allo sviluppo economico e sociale. La relazione sarà del professor Ivo Biagianti. Seguiranno le testimonianze dei “ragazzi del boom”. Quindi industriali, artigiani, commercianti e operai. Un racconto della propria esperienza di vita e di lavoro. Relazione e interventi saranno accompagnati da filmati sulle principali industrie aretine messe a disposizione dal Servizio Cred – Mediateca dell’Unione dei Comuni del Casentino.
La sessione del pomeriggio sarà riservata ai “disegni” della città e quindi alla sua trasformazione urbanistica. Relazione di Franco Lani e interventi di architetti e esperti sulla ricostruzione post bellica, sul Peep del 1962 e sullo sviluppo edilizio.

La giornata del 22 novembre sarà aperta, alla mattina, dalla riflessione sull’organizzazione dei primi servizi per l’infanzia nel Comune di Arezzo. Relatore l’ex assessore Nino Materazzi con interventi di protagonisti dell’attuale sistema integrato dei servizi per l’infanzia.
Il pomeriggio avrà per tema “Arezzo, laboratorio della chiusura dei manicomi”, con la relazione di Bruno Benigni, assessore provinciale nella fase di chiusura. Con lui psichiatri e infermieri protagonisti di quella stagione storica.

Nella settimana dal 18 al 23 novembre, il secondo piano del palazzo comunale ospiterà, per iniziativa congiunta della Presidenza del Consiglio comunale e della Biblioteca, una mostra curata dal Fotoclub La Chimera e dedicata alla città di Arezzo degli anni sessanta.

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