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Recto|Verso

Il percorso dello sguardo

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 Il percorso dello sguardo è la mostra/percorso ideata da Ilaria Margutti, in collaborazione con l’Istituzione Museo Biblioteca e Archivi Storici di Sansepolcro e patrocinata dal Comune di Sansepolcro con cui, dal 12 al 27 luglio, gli spazi ‘CasermArcheologia – Luogo Utopie Possibili’, ex-Caserma dei Carabinieri a Sansepolcro, riaprono al pubblico per proporre un’esperienza relazionale in cui il dialogo tra ciò che si vede e ciò che esiste pur non essendo immediatamente manifestato è il punto di partenza per stimolare una riflessione sulla progettualità che sta dietro l’opera d’arte e narrare il processo creativo e intellettuale della ricerca artistica contemporanea.

Centrale dunque nel percorso, un nuovo approccio al tema dello “sguardo”: Recto|Verso è il luogo/scrigno dell’artista nel quale si svela senza mostrarsi; è la preghiera di attenzione, la cura del dettaglio, lo sforzo invocato per cambiare il punto di fuga della visione, ampliando il visibile. È lo sguardo consapevole.

Un approccio che, come racconta la promotrice e curatrice del progetto, Ilaria Margutti: “Si sviluppa e prende corpo dall’esperienza del progetto “CASERM[..]RCHEOLOGICA”  realizzato l’anno scorso come vero e proprio percorso artistico iniziato a scuola con i miei allievi del liceo scientifico di Sansepolcro e terminato con il loro coinvolgimento nel recupero e ripristino del piano superiore di Palazzo Muglioni (meglio conosciuto come ex Caserma dei Carabinieri). L’obiettivo è stato, ed è, quello di ripensare e ricostruire l’identità di un luogo dismesso e abbandonato, di ri-donargli uno sguardo, attraverso la realizzazione da parte degli studenti di piccole opere, idee, studi e altri pensieri messi poi in relazione con opere di artisti già affermati a livello nazionale e internazionale, per creare un dialogo fatto di riflessioni, spunti e confronto tra il mondo professionale e la fattibilità di un futuro possibile. Il “non-luogo” della CasermArcheologica rappresenta la sede ideale per farsi mediatrice tra la ricerca artistica e la fruizione del pubblico e si propone come metafora efficace della crisi e del suo superamento”.


Ilaria Margutti, anche quest’anno, ha seguito i propri studenti con lezioni mirate e approfondimenti sui temi dell’arte contemporanea messi in dialogo con le opere storicizzate del Museo Civico di Sansepolcro, attraverso laboratori di "educazione allo sguardo" e incontri con gli artisti. Ispirandosi al lavoro di Maria Lai e all'opera di Marcel  Duchamp, ha chiamato gli allievi a provarsi individualmente, nella stesura di scritti di idee, storie, riflessioni, fotografie, sull'arte e non solo, da contenere in piccole scatole "segrete" per dar luogo, all’interno del percorso Recto|Verso, alla mostra dal titolo "Con Rumore Segreto" che si affianca alle opere di Ketty Tagliatti, Giancarlo Marcali ed Elisabetta Di Sopra già ospitati al Museo Civico e all’opera “Lo Stormo” di Samuele Papiro, che farà da trait d’union tra gli artisti e gli studenti.

In programma, inoltre, il 26 luglio alle ore 17.00, la partecipazione straordinaria di Paola Turroni, poetessa e performer, che con il chitarrista Carlo Monti e l’artista Giancarlo Marcali presenteranno “et nos cedamus amori”: parole, musica e immagini per un reading multimediale di grande intensità emotiva.

Il progetto sviluppato all’interno della CasermArcheologica intreccerà la sua programmazione con quella del Festival di Teatro contemporaneo KILOWATT, già alla sua 12a edizione, e dal 19 al 26 luglio ospiterà nei suoi spazi il laboratorio curato da Saverio Verini e tenuto da Cianchi e Tajarol, i due artisti vincitori del bando Kilowart 2014.

Media partner del progetto Errevutì - la radio con l’accento che, con una serie di appuntamenti speciali in diretta live su www.errevuti.it, proporrà in anteprima curiosità e notizie di quello che si prospetta come un appuntamento da non perdere con l’arte contemporanea, con un percorso tra opere che, come afferma Ilaria Margutti: “sapranno accompagnarci solo se vorremmo essere condotti e sapranno mostrarci come dovremmo imparare a vedere il "verso" delle cose, dell'arte, per applicarlo alla vita”.

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