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Ridimensionata dal Tribunale di Arezzo condanna a Paolo di Canio

L'appello, dopo il processo dal giudice di pace, gli "fa lo sconto" offese due poliziotti

a cura della Redazione
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L'allenatore ed ex giocatore romano Paolo di Canio, 45 anni è stato condannato in Appello dal giudice del Tribunale di Arezzo Savina Poli per ingiurie a pubblico ufficiale mentre è stato assolto per minacce, accuse sostenute in aula dal pm Bernardo Albergotti. L'episodio ricostruito in aula durante l'udienza d' Appello, dopo il primo grado davanti al giudice di pace di Arezzo, avvenne il 25 gennaio del 2009 nel centro di Arezzo. Paolo di Canio fu fermato da due poliziotti che, stando alle accuse, lo stesso allenatore avrebbe apostrofato in malo modo. I due agenti denunciarono l'accaduto e Di Canio fu processato in primo grado e condannato  a mille euro di multa e al risarcimento per i due poliziotti, costituitisi parte civile e rappresentati legalmente dall'avvocato Annelise Anania, di 5000 euro a testa. Oggi l'Appello che, come da regolamento, per i processi dal giudice di pace viene fatto da un giudice ordinario del medesimo tribunale. Dopo aver esaminato i fatti il giudice Savina Poli ha assolto Paolo di Canio per le minacce, ha confermato la condanna per le ingiurie rideterminando la pena al pagamento di 688 euro e al risarcimento di 500 euro. Secondo il difensore di Di Canio, Gabriele Bordoni del foro di Bologna, e' stata accolta la tesi sostenuta nell'atto di appello, per cui la reazione di Di Canio era stata dovuta almeno in parte, ad un atteggiamento provocatorio tenuto dai poliziotti durante il controllo

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