Oggi è l’8 dicembre, giorno per tradizione, in cui si deve fare l’albero di Natale e tutti gli addobbi per le feste. Per la gioia di grandi e piccini. E la maggior produzione e distribuzione di abeti, interessa tutto il centro Italia, avviene porprio in Casentino. Ma negli ultimi anni a causa della siccità il mercato di quelli che, per eccellenza, sono gli alberi di Natale ha subito una drastica flessione. Il dato, nel 2012, aveva registrato un picco in negativo addirittura drammatico. Ed anche quest’anno non è andata benissimo, anche se la situazione è decisamente migliorata. “La produzione di abeti – spiega Giampiero Marotta, direttore della Coldiretti aretina – ha registrato solo un lieve calo determinato dalle alte temperature che si hanno avuto in estate. Molte piante sono morte ed altre hanno subito danni ingenti. Servono almeno due anni per recuperarle. Il prezzo di vendita, comunque, è rimasto invariato”. E questo ultimo è un dato assolutamente importante visto il periodo di crisi che pure l’aretino sta vivendo e che purtroppo segnerà anche queste festività. Ma molti non riescono proprio a rinunciare alla magia del Natale e senza l’albero se ne va una gran fetta della tradizione. Il clima di festa, in assenza di lucine e palline colorate, è praticamente inesistente. Così , anche se piccolo, un abete addobbato nella casa degli italiani non può proprio mancare. E le piante provengono per la maggior parte proprio dai vivai del Casentino e dal consorzio di Montemignaio. Così nonostante le difficoltà legate al clima come alla critica congiuntura economica, la vallata porta avanti questa vocazione con determinazione e soprattutto nel rispetto della natura. Anzi una volta finito il periodo delle feste si può anche riportare l’albero al venditore, in modo da garantirgli una nuova vita. “L’importante è piantarlo, anche se in un vaso, lasciando il terreno intorno alle radici” sottolinea ancora Marotta. Inoltre la possibilità di restituirlo viene data anche dalle grandi catene di distribuzione, che comunque vengono rifornite dai produttori casentinesi.