“Perdere l’anatomia patologica sarebbe grave per l’ospedale del Valdarno e per i 100 mila abitanti che ne costituiscono il bacino d’utenza”. Così Stefano Mugnai, Vice Presidente della Commissione Sanità, commenta la volontà dell’Asl di privare la Gruccia di un reparto fondamentale per i valdarnesi.
“Non ci sono dati certi sulla necessità di una simile scelta e soprattutto – prosegue il Consigliere regionale di Forza Italia – si tratterebbe di un'opzione incurante dei requisiti di efficacia ed efficienza che hanno caratterizzato il reparto. Dopo vari tentativi di spostamento, purtroppo, il taglio potrebbe diventare realtà”.
A rischio anche la qualità del servizio offerto: “Spostare l’anatomia patologica da un luogo in cui è radicata da 30 anni sarebbe una scommessa – sottolinea Mugnai – difficile da vincere. E poi – incalza – non si scommette sulla salute delle persone”.
Numeri importanti quelli del reparto in questione, che a causa di questa revisione non potrebbero più essere garantiti: “Parliamo di 130 interventi chirurgici annui – precisa il Vice Presidente della Commissione Sanità – che, senza la presenza di un laboratorio analisi, non potrebbero più essere sostenuti. Montevarchi perderebbe un’eccellenza e soprattutto questa decisione rappresenterebbe l'ulteriore depotenziamento dell’ospedale di Santa Maria alla Gruccia, in particolare per la chirurgia e l’oncologia.”.
In discussione anche le modalità dell’operazione che l’Asl sta portando avanti: “Non vi è alcun coinvolgimento del personale nel processo di riorganizzazione – puntualizza il Consigliere azzurro – e non si intravedono risparmi economici tali da giustificare questa scelta”.
Interrogativi che lasciano spazio a dubbi evidenti sulle ragioni dello spostamento del reparto: “Gli obbiettivi dell’Asl sono sconosciuti ai più – aggiunge Mugnai – e comunque dovrebbero comprendere le formulazioni degli addetti ai lavori, i soli che, grazie all’esperienza maturata, sono in grado di rappresentare i bisogni del territorio”.
Un mancato coinvolgimento che non ha riguardato solo gli operatori del settore, ma anche i livelli istituzionali: “Personalmente – precisa il Consigliere di Forza Italia – ho presentato numerose interrogazioni, l’ultima delle quali è stata appena protocollata. Tuttavia mi chiedo quale ruolo abbiano avuto i Sindaci del Valdarno. Altrove, al di là delle appartenenze dei primi cittadini, i Sindaci si sono spesi in prima persona per tutelare gli utenti. La Conferenza dei Sindaci, ad esempio, è stata riunita? E se si con quali risultanze? In caso contrario perché l’Asl avrebbe ritenuto di dover rinunciare ai pareri degli organi amministrativi e dei loro referenti?”