Nessuno ne parlerebbe mai volentieri, perché il discorso sull’eredità è quasi sempre legato alla perdita di una persona cara, ma in alcuni casi è necessario informarsi.
Anche se si spera non arrivi mai, prima o dopo, un po’ a tutti toccherà essere i beneficiari di una eredità lasciata da un genitore, un coniuge, un fratello.
È bene sapere come comportarsi, cosa comporta ricevere una eredità e in che modo va formalizzata l’accettazione.
Quando si ricopre il ruolo di eredi di un bene, infatti, bisogna innanzitutto sapere che ci si fa carico non solo degli averi, ma anche dei debiti lasciati dalla persona defunta.
In tutti i casi sono previste delle specifiche procedure sancite dalla legge, utili a formalizzare i passaggi di proprietà , l’accettazione o eventuali rifiuti.
In linea di massima, basti sapere che nessuno è obbligato ad accettare una eredità , ma quando lo si fa, bisogna seguire tre procedure in modo particolare.
La prima prevede l’accettazione esplicita di un bene ricevuto in eredità che, normalmente, avviene per scrittura notarile pubblica. Esiste poi l’accettazione tacita, per cui non è necessario recarsi presso un notaio e sostenere le spese di parcella. Di solito, si ricorre a questo tipo di accettazione per i parenti prossimi o i congiunti, verso cui il passaggio dei beni immobili e non solo, avviene quasi automaticamente. Esiste, infine, l’accettazione con beneficio di inventario, riservata a coloro che desiderano distinguere i beni dai debiti e limitare la presa in carico dei debiti solo per il valore corrispondente ai beni ereditati.
I casi più diffusi, come intuibile, riguardano l’accettazione tacita dei beni, che come accennato coinvolgono prevalentemente i parenti prossimi e congiunti. In questo caso non è necessario interpellare il notaio per dichiarare pubblicamente la propria volontà di accettare il bene, basta solo compiere un qualunque atto che manifesti esplicitamente l’intenzione ad accettare il bene lasciato in eredità .
Ne sono un esempio il fatto di abitare presso l’immobile ereditato o diventare proprietari di un veicolo o, ancora, metterlo in vendita. In tutti questi casi, però, è comunque obbligatorio rilasciare una dichiarazione di successione presso l’Agenzia delle Entrate, entro i successivi 12 mesi dall’apertura della successione.
Questa, infatti, serve per il ricalcolo dei redditi del beneficiario utili per valutare l’imponibile fiscale su cui applicare le tasse.
Viene data, poi, la possibilità anche ad altri parenti che intendono avanzare il diritto di beneficiare dell’eredità di subentrare entro i successivi 10 anni.
Si tratta dunque di una questione delicata da approfondire, che merita la giusta attenzione anche in tempi non sospetti e lontani da questo tipo di evenienza.
Per questa ragione può tornare utile approfondire l’argomento relativo alla tacita eredità , consultando una risorsa gratuita e molto dettagliata, pubblicata dall’agenzia immobiliare Dove.it.
Nell’articolo sono contenuti tutti i concetti e le procedure salienti per capire a fondo come si esplica la procedura per l’accettazione tacita di un’eredità , come avviene la comunicazione di successione e che costi comporta per il beneficiario.