"La polizia aretina ha una grave carenza, in termini di organico, di agenti ed assistenti". E' la segretaria provinciale del Coisp, sindacato di polizia, a lanciare l'allarme che prosegue: "I tagli delle risorse economiche, effettuati con miope trasversalità , hanno, come abbondantemente previsto, posto le basi sulle quali poggia oggi la crisi locale relativa alla gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica, sulla quale siamo a lanciare un veemente allarme.
I Poliziotti aretini sono oggi chiamati ad affrontare le sempre maggiori esigenze di servizio, non solo con risorse ridotte, ma in condizione numerica assolutamente inaccettabile".
Parlano poi di una quantità di personale negli uffici che rende il risultato del lavoro "mediocre" e paralizzato anche quando non ci sono addetti in ferie: "inserito negli uffici investigativi e nella Squadra Volante, il numero di Agenti ed Assistenti – linfa vitale di funzionamento della struttura – che ruota nella gestione delle sostituzioni, oltre che nello svolgimento di tutti i servizi di ordine pubblico e di vigilanza ad obiettivi fissi, è di soli 15 elementi. Non può inoltre sottacersi che la percezione della consistenza del personale effettivamente disponibile per i servizi più tipici della Polizia di Stato – destinata ad assottigliarsi fortemente a causa dell’ormai prossimo pensionamento di buona parte della forza attualmente utilizzabile - è fortemente falsata dalla presenza in sede di un numero considerevole di poliziotti che, per infermità contratta in servizio, non possono essere impiegati in servizi operativi, così come dalla non trascurabile percentuale di poliziotti appartenenti al ruolo tecnico, anch’essi
non impiegabili al di fuori delle proprie mansioni.
Il Coisp sottolinea poi un problema legato all'anagrafe: "è da rimarcare l’età media troppo alta dei poliziotti aretini che, non essendosi mai risparmiati nel loro usurante lavoro in decine di anni di servizio in favore della collettività , oggi, pur in condizioni fisiche ottimali, garantiscono un servizio che non può non trovare i propri limiti nell’inarrestabile processo di invecchiamento fisico".
La missiva è indirizzata alle massime autorità cittadine.