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Domani il Ministro Barca ad Arezzo per l'anno internazionale della cooperazione

Appuntamento promosso da Koinè alle 16.30 al Teatro Mecenate

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2012: anno internazionale della cooperazione su iniziativa dell'Assemblea delle Nazioni Unite. 2012: ennesimo anno di crisi nel quale si ripropone la cooperazione, nel 150esimo anniversario della sua "fondazione", quale fondamentale leva di ripresa e di sviluppo economico.

Il ministro della coesione territoriale, Fabrizio Barca, sarà domani, venerdì  28 settembre, alle ore 16.30 al teatro Mecenate di Arezzo per discutere di lavoro e cooperazione. Con lui il Presidente nazionale di Legacoop, Giuliano Poletti; Fabio Fabbri, autore del volume "L'Italia cooperativa. Centocinquanta anni di storia e di memoria"; Paolo Peruzzi, Direttore della Cooperativa Koinè che ha organizzato l'evento. I saluti delle istituzioni saranno portati dal Presidente della Provincia, Roberto Vasai; dal vice Sindaco di Arezzo, Stefano Gasperini e dal Segretario generale della Camera di Commercio, Giuseppe Salvini.

Alle 21.15, ancora al teatro Mecenate, lo spettacolo di Giampiero Bigazzi "Senza padrone. Frammenti narrativi sull'impresa a proprietà collettiva".

Il tema centrale dell'incontro con il Ministro Barca sarà il ruolo delle cooperative nella ripresa e nello sviluppo del paese.

Le cooperative hanno retto l'urto della crisi assai meglio delle imprese for profit della stessa classe dimensionale. Un esempio è proprio Koiné e il suo gruppo che hanno incrementato i volumi di ricavo di un valore prossimo al 20%, gli occupati tipici di un valore prossimo al 18%, i volumi di investimento del 26%, i risultati operativi netti del 24%, le quote di utile distribuite ai soci e reinvestite nel territorio del 66%.

Dal lavoro di Koiné e di Beta, delle centinaia di soci e di lavoratori che esse impegnano e che ne sono protagonisti, derivano esperienze di sport e teatro sociale, percorsi di sviluppo economico e sociale degli ambienti montani e rurali, esperienze di agricoltura sociale e filiera corta, iniziative di editoria pubblica, moltissime delle quali con caratteristiche a-economiche, che cioè esistono perchè ritenute utili alle comunità locali a prescindere dalla loro profittevolezza ed economicità

 

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