Attraverso un nuovo modello di partenariato pubblico-privato le Regioni Marche, Umbria e Toscana hanno unito le forze per rilanciare il progetto della E78 Fano-Grosseto. La realizzazione della cosiddetta strada dei ''Due mari'', hanno evidenziato i tre presidenti stamani a Perugia durante un incontro con i giornalisti presso la sala Giunta di Palazzo Donini, ''e' di fondamentale importanza per lo sviluppo della competitivita' delle aree di riferimento, grazie alla capacita' dell'intervento di implementare il collegamento tra il versante adriatico e quello tirrenico, in connessione con arterie di rilevanza nazionale ed europea''. I presidenti delle tre Regioni - Catiuscia Marini (Umbria), Gian Mario Spacca (Marche), Enrico Rossi (Toscana) - hanno quindi ricordato il lavoro fatto ''per riportare all'attenzione nazionale e europea la necessita' di completare l'intera tratta della E78''. Le amministrazioni ora sono quindi impegnate per la costituzione della Societa' pubblica di progetto quale soggetto attuatore dell'iniziativa. Una societa' che inizialmente sara' costituita dalle tre Regioni interessate - e' stato spiegato -, ma che nella seconda fase, molto probabilmente, si integrera' con la partecipazione delle Camere di commercio e dell'Anas. Dal punto di vista finanziario fungera' da ''societa' veicolo'' per l'acquisizione delle varie fonti di finanziamento. La E78 infatti, secondo quanto detto in conferenza stampa, e' stata considerata nella rete transeuropea di trasporto (Ten-T) che consente la possibilita' di accedere ai fondi strutturali europei. ''A dimostrazione dell'importanza strategica del progetto - ha sostenuto la Marini - questa e' la prima volta che un'opera dell'Italia centro meridinionale viene inserita tra quelle europee''. Per questo motivo, la Societa' sara' costituita prima della scadenza del Bando (attivato lo scorso 28 novembre e con un budget complessivo di 250 milioni di euro) prevista per il 26 marzo. Invece, dal punto di vista procedurale, la Societa' pubblica provvedera' ad acquisire lo studio di fattibilita' tecnico-economico-finanziaria, a sottoporlo al Cipe e porlo in gara, al fine di acquisire il progetto preliminare, individuando, sempre a seguito della gara, il contraente unico. ''Un progetto unitario significativo, per i nostri territori e per l'Europa, che merita quindi attenzione'' lo ha definito Gian Mario Spacca. Per il presidente della Regione Toscana ''e' dal 1960 che si parla della due mari e oggi abbiamo fatto un passo concreto per realizzarla''. ''Stavolta - ha proseguito Enrico Rossi - le condizioni per fare sul serio ci sono''. La presidente della Regione Umbria ha poi ricordato le varie tappe, con gli atti di competenza per l'approvazione e la capitalizzazione della Societa' pubblica che dovranno essere fatti entro marzo ''per poi partecipare al bando europeo e per cercare il partner privato''. ''Se non ci inventavamo meccanismi per finanziarla - ha inoltre aggiunto Spacca -, l'opera sarebbe rimasta ancora nei cassetti''. Infatti, come e' stato spiegato, attraverso il ''contratto di disponibilita''' viene affidata al contraente unico privato la costruzione, la gestione tecnica dell'opera, la fruibilita' e la manutenzione. I finanziamenti ottenuti dalla Societa' pubblica formeranno poi il ''canone di disponibilita''' da versare al completamento dell'infrastruttura, annualmente e per un periodo di 45 anni, al contraente privato. In questo modo, e' stato detto, ''si incidera' in maniera graduale sulla fiscalita' pubblica''. Nel corso della presentazione dell'iniziativa si e' parlato anche di tempistiche. Entro il 2015, infatti, il progetto dell'opera dovra' essere presentato e successivamente sono sette gli anni previsti per realizzarla. Si e' parlato quindi di 2022 come anno possibile per il completamento. Il tracciato al momento prevede uno stato di attuazione con 111 chilometri ultimati e in esercizio, altri 16, suddivisi in due lotti, in corso di ultimazione, 12 in fase di progettazione esecutiva, 52 chilometri suddivisi in nove lotti (trasmessi al Cipe per l'approvazione ed il finanziamento) e 79 attualmente in fase di progettazione. In accordo con il territorio e' stata definita anche l'ottimizzazione del tracciato, al fine di ridurre i costi di realizzazione dell'opera. Gli interessati, infatti, prevedono cosi' un risparmio complessivo pari a circa 900 milioni di euro per un totale dell'investimento pari a 2.900 milioni. Infine e' stato evidenziato che non ci saranno caselli e che gli svincoli rimarranno quelli attuali, mentre per quanto riguarda il pedaggio questo verra' organizzato a livello territoriale con i pendolari che potranno avere o esenzioni o riduzioni e con la possibilita' quindi di differenziare le tariffe a seconda del tipo di traffico
DA ANSA