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Lazzeri (Più Toscana): "I ticket aggiuntivi per fasce Isee? Un flop. Fino a gennaio a pagarli è stato solo il 36% degli aretini"

La denuncia del Consigliere regionale

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«I ticket aggiuntivi per fasce Isee? Un flop. Fino a gennaio a pagarli è stato solo il 36% degli aretini, una percentuale sulle spalle di cui grava il 64% dei pazienti esenti. Senza contare che il balzello ha portato, fra ticket e digitalizzazione, rincari anche di 20 euro a prestazione favorendo in Toscana lo sbarco della sanità low cost. E adesso chi può ricorre alle cure private con Groupon». È la denuncia del consigliere regionale del gruppo "Più Toscana" e membro della IV commissione "Sanità", Gian Luca Lazzeri, che stila un bilancio sul pagamento dei ticket sanitari dei pazienti dell'Asl 8 fino a gennaio 2013. «Il dato dei pagamenti di Arezzo - spiega - è in linea con quello toscano, dove a sborsare per i ticket aggiuntivi è stato quasi il 37% della popolazione. Una fetta esigua in entrambi i casi che si è vista aumentare i costi di esami classici, come un check up medico composto da analisi del sangue e delle urine o di una densitometria ossea per la diagnosi dell'osteoporosi, anche di venti euro. I rincari finora - continua - hanno riguardato più di 68.000 visite e quasi 380.000 altre prestazioni per un totale di quasi 450.000 prestazioni che gli aretini, facendo una stima al ribasso, hanno pagato quasi 10 euro in più». L'aumento, per il consigliere, avrebbe spalancato le porte all'ondata di offerte promozionali sulla sanità promosse da istituti privati comparse online nella nostra regione dopo l'arrivo dei ticket per le fasce di reddito superiori a 36.000 euro. «Ma quello che è difficile da mandare giù - commenta l'esponente di Più Toscana - è il fatto che nel mese di febbraio l'Asl 8 abbia dovuto liquidare solo negli ultimi 15 giorni quasi 60.000 euro di spese per la gestione del rischio sanitario. In pratica, spese di risarcimento per danni a pazienti lamentati presso l'Asl 8. È evidente - conclude Lazzeri - che i costi del nostro sistema sanitario sono spropositati rispetto a quelli reali sterilizzati dalle spese di una macchina burocratica a rischio elefantiasi. Tutto questo mentre si chiede a una fetta esigua di aretini, che equivale a meno della metà della popolazione, di pagare di più per cure e prestazioni che dovrebbero essere garantite e al riparo da balzelli di qualsiasi tipo».

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