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Ricci (Cgil): "Allarme volontariato anomalo. E ci rimettono le associazioni virtuose"

Il caso della Croce Bianca di Rigutino

a cura della Redazione
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“Tagli nel sociale ed un impressionante aumento di una forma di  volontariato “atipico”. Il fenomeno ormai è dilagante nell’aretino ed a farne le spese sono le associazioni virtuose che lavorano secondo le regole”. Non usa mezzi termini Loretto Ricci, responsabile della funzione pubblica (settore sociale) della Cgil di Arezzo. Ed ecco a quali situazioni si riferisce esattamente: “Nei centri diurni sono stati ridotti i servizi educativi del 30-40 per cento. Stessa cosa nelle cooperative di tipo B e nelle associazioni. Il lavoro qualificato viene sostituito da volontariato, ma non quello comunemente inteso, cioè senza retribuzione. Anzi, non è previsto una stipendio, ma comunque a questi pseudo-volontari vengono dati rimborsi spese e buoni che vanno dai 400 ai 600 euro”. E secondo Ricci a pagarne maggiormente le conseguenze sono gli enti e le associazioni che lavorano rispettando le regole. “I tagli incombono ed in pratica si è scatenata una guerra tra poveri. Un esempio è cosa sta accadendo alla Croce Bianca di Rigutino. Qui sono regolarmente impiegate otto persone, con contratto Anpas nazionale, e quattro volontari autentici, cioè che contribuiscono gratuitamente. Ma dallo scorso anno è avvenuta una vera e propria rivoluzione. C’è un ritardo nei pagamenti, tagli al personale e nella distribuzione delle ore di servizio. Questa scelta fino ad oggi non ha avuto una spiegazione, per questo abbiamo intenzione di chiedere alla dirigenza dell’associazione un incontro urgente per valutare la situazione" conclude Ricci.

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