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Quando l’architettura diventa paesaggio

A Sant’Ignazio, dal 3 al 7 marzo, NaturalMente Architettura. Progetto di Roberta Galantino in collaborazione con i Licei artistici di Arezzo e Anghiari

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Dal 3 al 7 marzo la Sala di Sant’Ignazio, in via Carducci, ospiterà il laboratorio – evento NaturalMente Architettura.  In mostra i lavori degli studenti dei licei artistici di Arezzo e Anghiari. Quindi progetti e realizzazioni in più ambiti: architettura, pittura, scultura. L’idea è dell’architetto Roberta Galantino con i partner Fabbri Vivai e Caneschi Arredamenti: “vogliamo lavorare sul rapporto uomo – natura e il “ponte” è rappresentato dall’architettura. Sensibilizzare e stimolare la mente degli studenti alla cura del paesaggio in cui vivono dove la protagonista è l’architettura, che nella sua evoluzione storica, in un rapporto dialettico con il contesto preesistente, ha contribuito a formare i territori in cui viviamo. Pensiamo ad un’architettura  capace di comunicare nuove istanze etiche e il bisogno di benessere psicologico che è una riconosciuta qualità necessaria dell'architettura contemporanea”. Il progetto di Roberta Galantino si è concretizzato nel lavoro degli studenti del Liceo Artistico. A quelli dell’indirizzo di architettura sono stati dati tre grandi riferimenti ambientali: foresta, mare e deserto. Con il compito di inserire un manufatto in ciascuno di esso. Premiati tre progetti: una palafitta nel mare, un piccolo residence nel deserto, un asilo nella foresta. Un rapporto, quello tra scuola e lavoro, particolarmente importante per l’assessore Lucia De Robertis: “il progetto coinvolge aziende ed istituti superiori del nostro territorio. In questo modo di affinano le possibilità di dialogo tra studio e lavoro, tra scuola e imprese. Opportunità di particolare rilievo nel settore ambientale”. La seconda sezione di NaturalMente è stata riservata alla pittura non su tela ma su legno. Quindi temi e opere in grado di mettere in rilievo la natura traendo spunto dalle foto di David Butali, un professionista aretino. Terza sezione la scultura. O meglio la realizzazione, con la collaborazione di Claudia Chianucci, di oggetti raku cioè con una raffinata tecnica giapponese in sintonia con lo spirito zen e legata alla cerimonia del tè. Quarta a ultima sezione quella multimediale: gli studenti hanno elaborato il logo dell’evento e realizzato un video con la foto di Butali, con immagini di foto macro da loro scattate al Parco Pertini e, ovviamente, con musica. Fin qui i lavori e i progetti messi a punto dagli studenti del Liceo Artistico di Arezzo. Quelli del Liceo di Anghiari hanno realizzato uno spogliatoio a tronco d’albero che sarà esposto a Sant’Ignazio e progettato giochi in legno per i bambini. Un fondamentale contributo al progetto è venuto dal Dirigente scolastico Luciano Tagliaferri e dagli insegnanti che hanno collaborato nelle varie sezioni: Patrizia Pacetti (architettura), Elena Misuraca (pittura), Luigi Gaudioso (multimediale), Claudia Chianucci (scultura),  Elia Camaiti e Maria Antonietta Miglionico (Anghiari).

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