Si è riunito stamani il Consiglio comunale. Ecco le fasi della discussione
Approvata all’unanimità la revisione delle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico. La proposta fatta dal vicesindaco e assessore all’urbanistica Stefano Gasperini al Consiglio Comunale “è stata oggetto di vari incontri con gli ordini professionali, le categorie economiche e i sindacati e di un intenso lavoro propedeutico della Commissione consiliare assetto del territorio”.
Nell’anno e mezzo dalla sua entrata in vigore il 13 luglio 2011, del Regolamento Urbanistico sono stati monitorati i suoi effetti, le criticità e le opportunità da amplificare. Ancora Gasperini: “il nuovo, la cui efficacia resta confermata al 13 luglio 2016, è più ‘leggero’, 40 gli articoli in meno, per un totale adesso di 90, e incentiverà il recupero del patrimonio edilizio esistente invece che il consumo di nuovo suolo specialmente attraverso lo strumento del trasferimento volumetrico, in linea con le ragioni ambientali che ci hanno sempre guidato e le ragioni del sistema produttivo. Al di là della forte riduzione numerica, ogni singola norma è stata riletta attentamente anche per una sua migliore applicazione da parte degli uffici e dei professionisti. Passiamo a uno strumento che introduce una maggiore flessibilità nella modifica delle destinazioni d’uso degli edifici già costruiti, anche in centro storico. La città si evolve e le norme urbanistiche devono rispondere adeguatamente a questa dinamica. Altro obiettivo che cerchiamo di raggiungere con la nuova formulazione è il miglioramento della qualità del costruito e la coerenza delle tipologie edilizie.
Inoltre, alcune norme del Regolamento Urbanistico verranno stralciate e inglobate nel Regolamento Edilizio. Non è una cosa meramente formale perché quest’ultimo, da un punto di vista procedurale è snello: modificarne un articolo comporta solo un passaggio secco in Consiglio Comunale, fare o modificare un Regolamento Urbanistico sappiamo invece quale iter richiede”.
La delibera odierna sul Regolamento Urbanistico non comporta alcuna modifica al Piano Strutturale approvato nel luglio 2007 e non riguarda le cosiddette aree strategiche.
PRINCIPALI ELEMENTI DI NOVITA'
Riduzione del numero degli articoli da 132 a 90 (-33%) e diminuito del 50% il testo normativo
Parcheggi privati: semplificazione delle disposizioni riguardanti i posti auto privati eliminando la differenziazione tra le varie destinazioni d’uso (commerciale, direzionale e residenziale) fermo restando il mantenimento della dotazione minima superiore a quanto prescritto dalla legge statale.
Centro storico: la variante ha disposto la liberalizzazione di tutte le destinazioni d’uso per gli edifici con esclusione di alcune attività: industriali e artigianali di disturbo della residenza, grandi strutture di vendita commerciali, commercio all’ingrosso, sale giochi.
Trasferimenti volumetrici: una delle innovazioni più rilevanti. Vengono accorpate in un unico articolo, il 32, tutte le disposizioni inerenti il trasferimento, al fine di una maggiore funzionalità della norma e della fattispecie. Nel contempo s’incentiva l’utilizzo del parametro della superficie utile lorda (SUL) riconoscendo a chi trasferisce un immobile, da un’area di vincolo, agricola o di città molto urbanizzata, in una zona indicata dal regolamento urbanistico un premio in superficie aggiuntiva rispetto a quella che si “porta dietro” l’immobile stesso.
Destinazioni d’uso che possono essere riferite agli immobili: vengono liberalizzate con alcune cautele come l’attenzione a che edifici a carattere produttivo incompatibili con fabbricati residenziali non siano posti in prossimità di questi ultimi.
Ristrutturazione e sostituzione edilizia degli edifici: vengono incentivate sempre secondo criteri di premialità che comportano un ampliamento di SUL a vantaggio del richiedente.
Per favorire con incentivi l’adeguamento sismico ed energetico degli edifici, le addizioni funzionali sono state rimodulate nelle quantità ammissibili: 30 mq sono comunque consentiti; 40 mq sono condizionati all’adeguamento “energetico”; 50 mq sono condizionati all’adeguamento o al miglioramento sismico; 60 mq con adeguamento “energetico” e adeguamento o miglioramento sismico.
Interventi sui tessuti produttivi: vengono consentiti gli incrementi di SUL anche nei lotti che hanno un rapporto di copertura superiore al 40%, a condizione che non venga modificata la preesistente superficie coperta.
Territorio rurale: al fine di stimolare il rinnovo del patrimonio edilizio esistente non storicizzato e l’adeguamento alla disciplina antisismica ed energetica, per gli interventi di sostituzione edilizia degli immobili principali è riconosciuta una premialità nelle ricostruzioni.
L’ammissibilità del cambio di destinazione d’uso è ora relazionata allo stato di fatto dei luoghi (per cui risulta indispensabile la presenza di infrastrutture e di contesti edificati) e non al semplice parametro dimensionale/qualitativo dell’oggetto su cui si interviene.
Sono state incrementate le premialità per i trasferimenti volumetrici verso le aree di trasformazione al fine di promuovere la “ripulitura” del territorio agricolo.
Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Caneschi (Presidente Commissione Assetto del territorio e che ha presentato 14 emendamenti), Ghinelli (7 emendamenti), Lucherini, Bianchi (ha annunciato richieste di modifica in una seconda fase), Scatizzi (5 emendamenti). Gli emendamenti di Cantaloni e Bardelli non hanno avuto il “visto” di regolarità tecnica, non sono stati quindi illustrati in aula e, in parte, sono stati trasformati in raccomandazioni.
Il vice Sindaco Gasperini ha fatto suoi tutti gli emendamenti di Caneschi, 1 di Ghinelli e 1 di Scatizzi il quale ha ritirato gli altri che erano privi di regolarità tecnica. Quattro emendamenti di Ghinelli non hanno avuto la regolarità tecnica e il consigliere li ha quindi ritirati. Così come altri due che sarebbero potuti andare in votazione.
La variante al Regolamento Urbanistico è state quindi approvata all'unanimità con 29 voti favorevoli.
LE INTERROGAZIONI
Prime interrogazioni con destinatario l'assessore Franco Dringoli.
Gianni Cantaloni ha parlato di “buche nelle strade che sono autentiche trappole e di pubblica illuminazione in condizioni precarie”.
Alessio Mattesini ha sottolineato i “pericoli a cui incorrono i cittadini che usano le due ruote, biciclette e motorini, a causa delle condizioni delle strade e le difficoltà oramai a transitare per questi mezzi di trasporto nella pista ciclabile di via Calamandrei. Gli incidenti si susseguono senza sosta”.
Alessandro Ghinelli ha detto invece che “è curioso come alcune strade vengano deliberatamente manomesse. Chi ha lavorato ad esempio in via dei Carabinieri dove la sede stradale è stata ristretta con aumento della sua pericolosità?”.
L'assessore Franco Dringoli ha sottolineato come “i vincoli stringenti imposti alla finanzia locale determinano il blocco degli investimenti delle amministrazioni locali, anche per la manutenzione. Nella predisposizione del prossimo bilancio cercheremo di tenere conto di queste necessità”.
Daniele Farsetti ha chiesto chiarimenti sui lavori per il cablaggio con fibra ottica del sistema di video sorveglianza comunale. “Sarebbe un'occasione per collegare con la fibra ottica altri plessi comunali, che potrebbero usufruire del servizio gratuito di fonia, e per garantire una struttura importante per il futuro della città”.
“L'obiettivo - ha risposto Franco Dringoli - è la città digitale. Stiamo cercando di connettere tutti i cavidotti già realizzati da altri gestori proprio per mettere in sinergia ogni potenzialità”.
Roberto Bardelli ha posto alcune questioni: “i tempi di attesa per visite specialistiche e interventi di diagnostica o chirurgici restano un problema enorme soprattutto per chi è ai margini della società. Per una risonanza servono 154 giorni, altri esami sforano i 200. Sono in previsione iniziative per ridurre questi tempi?”.
“Le pedane di salita e discesa negli autobus Tiemme non sono funzionanti. Portatori di handicap o mamme con carrozzine in sostanza non possono servirsi dei mezzi di trasporto pubblico”.
“Con un contratto del 2011 si dava il via al recupero di una parte della ex caserma Cadorna. 974.000 euro per il Gold & Fashion Building. I lavori a oggi dovevano essere abbondantemente finiti. Invece ci sono solo vistose transenne e nessun lavoro. L'ennesimo flop di questa amministrazione e uno spreco di soldi”.
“È intenzione esporre ancora il 10 marzo prossimo la bandiera tibetana dalle finestre di palazzo comunale?”.
Il Sindaco ha risposto affermativamente.
“Arezzo Fiere e Congressi, di cui è socio al 12,38% il Comune di Arezzo è il classico carrozzone dove non capisce nulla salvo che ha un bel buco di bilancio. Cosa intende fare l'amministrazione per risolvere i suoi problemi di gestione e per rilanciarlo?”.
Roberto Ruzzi: “l'ascensore davanti alla portineria non funziona da mesi. Molti dipendenti inoltre denunciano la sparizione di oggetti e una situazione di scarsa sicurezza quando si tratta di lasciare oggetti anche nella propria scrivania”.
Alessio Mattesini ha sottolineato come “si sia appreso da tv e giornali l'esistenza di una nuova rassegna di arte contemporanea. Se il progetto c'è, ne possiamo venire a conoscenza? Visto che è una biennale e visto che Arezzo Wave sembra definitivamente allontanarsi, cosa avremo: un anno con un grande evento e un anno con niente?”.
L'assessore Pasquale Macrì: “non ho mai ricevuto un progetto Arezzo Wave 2013. Una semplice, magari comprensibile, ma disarmante realtà. L’anno scorso ci siamo attivati riuscendo nell'intento di ospitare Arezzo Wave anche perché la Regione ha finanziato corposamente il progetto. Non è nelle possibilità del Comune interferire nelle decisioni di una fondazione che è persona giuridica autonoma. Io ricevo tutti e do la mia disponibilità ad accogliere proposte concrete da questo soggetto.
Le biennali non possiamo ospitarle ogni anno proprio perché si chiamano 'biennali'. Quella che intendiamo ospitare la illustrerò ai consiglieri non appena potrò dare indicazioni precise legate alla soluzione di problemi organizzativi importanti”.
Gianni Mori ha “esordito” nella sua attività di consigliere con una interrogazione sulle biomasse: “a Rigutino c'è la prospettiva di una centrale a biomasse e dunque di una industria insalubre di prima classe. Siamo dentro al reticolo delle fattorie granducali. Ci auguriamo che da questa amministrazione arrivi un 'no' secco a questa prospettiva”.
Giuseppe Fanfani: “innanzitutto questo progetto presenta vincoli normativi e una legislazione che produce forti perplessità. Il problema vero è che se dove c'è l'eccesso di materiali combustibili la termo-combustione è una cosa naturale, trovo non consono inventarsi una centrale a biomasse dove non esistono materiali o scarti in eccesso. La mia sensibilità sull'argomento è nota, se vi è la possibilità di privilegiare la tutela dell'ambiente sarò in prima fila”.
Marco Tulli ha paventato il taglio dei trasporti sociali: “corrisponde al vero la riduzione di questo servizio?”.
L'assessore Lucia De Robertis: “non c'è riduzione al momento attuale. È indubbio che questo come altri servizi sono sotto la lente di ingrandimento in termini di appropriatezza e costi. Il bilancio è in fase di discussione, sarà in questa sede che procederemo a una verifica”.
Roberto Barone: “sono venuto a conoscenza che sono state rideterminate le indennità del personale comunale e che è stata eliminata quella di responsabile del procedimento erogata al personale di categoria C. Allo stesso personale, dopo tale eliminazione viene però chiesto di esercitare le mansioni di prima. Magari con l'escamotage di non far firmare l'istruttoria”.
Ultima interrogazione, quella di Gianni Cantaloni sui risultati delle elezioni che “hanno avuto effetti su Giunta e maggioranza politica che sostiene il Sindaco. È cambiata e cambierà la composizione dell'esecutivo, c'è una nuova geografia politica cittadina. Quali decisioni verranno prese su acqua, aeroporto, inceneritore, piano mobilità urbana, Lebole, Cadorna, Valli Zabban, interporto, Fiera Antiquaria, rilancio del turismo e Arezzo Wave alla luce di questa nuova situazione?”.
Il Sindaco ha precisato che “c'è un programma che dà risposta su ogni tema citato. Gli assessori Marco Donati di sicuro e Lucia De Robertis probabilmente lasceranno questa Giunta, il suo rimpasto è reso necessario da questa doppia situazione e non dai risultati elettorali”.
L'assessore Pasquale Macrì ha risposto poi a un'interrogazione di Daniele Farsetti inerente l'incarico di direttore delle attività teatrali del Comune di Arezzo ad Andrea Biagiotti: “Biagiotti è stato incaricato nel 2007 a seguito di esame di curricula e prova orale. Al mio arrivo gli ho chiesto se era disposto a seguirmi su un doppio binario: a viaggiare per mettere Arezzo al centro di una rete di rapporti teatrali di livello nazionale e a ridursi il compenso da 22.000 a 17.000 euro annui per 3 anni. Entrambe le condizioni sono state accettate”.
APPROVATO L'ATTO DI INDIRIZZO "AREZZO CITTA' DELL'INCONTRO"
Una settimana dedicata ai temi della libertà, della democrazia, del confronto. In occasione del “Giorno della Memoria”. È il punto più qualificante dell’atto di indirizzo proposto dal consigliere comunale Fabrizio Piervenanzi (Pd) che il Consiglio Comunale ha approvato in via definitiva, con 20 favorevoli e 7 contrari, dopo averlo discusso nella scorsa seduta.
“Una settimana – sottolinea Piervenanzi – che faccia perno sul 27 gennaio e cioè sul Giorno della Memoria. L’attenzione che Arezzo ha sempre dedicato a questi temi deve svilupparsi ulteriormente. La nostra città ha pagato un tributo significativo alla riconquista della libertà e la memoria di quelle stragi non deve esaurirsi. Nel giugno 2009 Arezzo è stata inoltre la prima città italiana a gemellarsi con Auschwtiz, oggi Oswiecim. Questo rapporto deve essere costantemente alimentato e considerato occasione per sviluppare uno scambio culturale che ci arricchisca, ci aiuti a riflettere sul dialogo tra i popoli”.
L’approvazione dell’atto di indirizzo, impegna Sindaco e Giunta a istituire con cadenza annuale, una settimana denominata “Arezzo città dell’incontro”, a farla coincidere con quella che include il 27 gennaio, data internazionalmente riconosciuta come “Giorno della Memoria”.
Nel documento, Piervenanzi ha formulato anche alcune proposte di dettaglio: sostituire gli attuali cartelli stradali agli ingressi della città con nuove installazioni recanti la scritta: “Arezzo gemellata con Auschwitz”; stabilire collaborazioni con le scuole elementari e medie per progetti didattici sulla memoria; stabilire rapporti con gli istituti superiori per organizzare incontri, mostre fotografiche, momenti di riflessione sulla seconda guerra mondiale e su quelle attuali, in atto o probabili; creare momenti di approfondimento sulla Costituzione, sulle violenze e le intolleranze vecchie e nuove, sul valore della democrazia, della solidarietà, coinvolgendo il mondo del volontariato e del terzo settore in generale.

