Partecipa a Arezzo Oggi

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Coppia nigeriana assolta dall'accusa di riduzione in schiavitù di una connazionale

Corte d'Assise chiusa oggi pm Angela Pietriusti della DDA di Firenze

Condividi su:

Coppia nigeriana assolta dall’accusa di riduzione in schiavitù di una connazionale colf presso la loro abitazione di Arezzo. La sentenza è stata pronunciata questa mattina dalla Corte di Assise di Arezzo dove si è svolto il processo, condotto dal pm Angela Pietroiusti della direzione distrettuale antimafia di Firenze. L’ipotesi di accusa nei confronti dei due nigeriani, titolari di un “money transfer” nel centro di Arezzo, si basava sulle rivelazioni fatte dalla donna, una 40enne nigeriana, alla Questura dove si era recata per denunciare la coppia. La 40enne sosteneva di essere stata costretta a fare i lavori più umili all’interno dell’abitazione della coppia che, in alcune circostanze, le avrebbero negato di uscire di casa. Secondo l'accusa la donna era in uno stato di soggezione psicologica tale da prefigurare l’articolo 600 del codice penale, quello sulla riduzione in schiavitù e l’articolo 601 ovvero la tratta di schiavi visto che la colf era stata portata in Italia direttamente dalla Nigeria. Le accuse non hanno retto però in aula e la coppia è stata assolta.

Condividi su:

Seguici su Facebook