Il Sindacato andrà avanti fino a quando non sarà rispettata la L. 81/2006 la quale prevede che gli impianti saccariferi d’interesse nazionale chiusi siano riconvertiti e tutte le maestranze ricollocate.
Nella conferenza stampa indetta unitariamente dalle tre sigle sindacali, al tavolo Giusy Angheloni Flai Cgil, Patrizio Giorni Fai Cisl e Mario Guelfi Vila Uil con Claudio Risso, segretario nazionale FAI CISL, che non ha risparmiato di sottolineare il lungo tergiversare e la non assunzione di responsabilità di Comune, Provincia e Regione che, dal 2006, si rimpallano la questione nonostante abbiano firmato accordi per la costruzione della centrale compreso il comune di Castiglion Fiorentino visto che la L. 81 del 2009 ha individuato il sito della Valdichiana essere uno dei 15 sui 19 destinato alla riconversione.
Il prossimo 29 aprile conosceremo l’esito dei lavori della Conferenza dei Servizi e ci aspettiamo, prosegue Risso a nome di FAI-FLAI-VILA, che esca un parere positivo allo sblocco per la procedura di cantierizzazione della struttura anche perché stanno per scadere tutti gli ammortizzatori sociali di cui fino ad oggi hanno usufruito i 49 lavoratori.
Arrivati a questo punto non possiamo più accettare che dopo una serie di “visto che” si dica che la centrale non si può fare con a margine due righe che dichiarano pericoli il territorio senza indicare i motivi precisi per i quali ciò avverrebbe se non sollecitati da una opportunità che ci sfugge. Così come non esiste un protocollo d’impatto ambientale o che si contesti che la materia prima non arriverebbe dalla filiera corta.
In particolare, ai gruppi ambientalisti, aggiunge il segretario FAI a nome delle tre organizzazioni sindacali, vogliamo dire che il sindacato è custode del lavoro e dei lavoratori così come dello sviluppo ambientale e occupazionale pertanto, non accettiamo prediche o strumentalizzazioni da parte di nessuno e soprattutto da chi sta minando lo sviluppo del territorio ed il futuro di decine di lavoratori che non hanno altra prospettiva che la mobilità; questa battaglia, conclude Risso, l’avremmo dovuta combattere da alleati non da nemici.