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Donella Mattesini: “rivedere la norma sui ticket sanitari"

"la copertura può arrivare dai risparmi della riorganizzazione del settore dell’assistenza specialistica, dalla riduzione delle consulenze esterne e da prelievi sulle vincite da lotterie”

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La Senatrice Donella Mattesini è la firmataria di un’interpellanza parlamentare in cui si chiede al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin  se non ritenga necessario prevedere l’abrogazione i commi dell’art. 17 del d.l. n. 98 del 6 luglio 2011 in cui si prevede l’aumento della compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria e alla reintroduzione della quota di compartecipazione di 10 euro sulle ricette per l’assistenza specialistica ambulatoriale. “Tale interrogazione – spiega l’Onorevole Mattesini – deriva dalla constatazione del significativo peggioramento di accesso economico alle cure, soprattutto tra le fasce più deboli della popolazione, che sono poi quelle più pesantemente colpite dalla crisi; dalle restrizioni imposte negli ultimi anni alla spesa sanitaria e sociale; dalla crescente complessità del sistema; dall’applicazione non omogenea del ticket sull’assistenza specialistica, con effetti variegati e differenziati su base regionale. Se inoltre l’obiettivo dell’introduzione del ticket era quello di “fare cassa”, nemmeno quello è stato realizzato”. La rinuncia dei cittadini ai servizi, sia presso le strutture pubbliche, sia presso quelle private accreditate, sta infatti producendo un gettito notevolmente inferiore rispetto a quello previsto dal provvedimento: recenti stime accreditano un maggior gettito di 500 milioni, quando l’obiettivo fissato era di 834 milioni di euro. “E’ necessario porre rimedio – dichiara Donella Mattesini – ad una situazione insostenibile, che pesa fortemente sui cittadini, costretti, sempre più spesso, a rinunciare addirittura alle prestazioni sanitarie a causa del ticket; occorre inoltre evitare il progressivo ridimensionamento dei livelli essenziali di assistenza, prevedendo interventi volti a ricondurre l’assistenza specialistica entro più rigorosi criteri di efficienza ed efficacia, salvaguardando il sistema sanitario pubblico”. L’interrogazione parlamentare propone anche la copertura finanziaria, “attraverso – continua Mattesini – una seria riorganizzazione del settore dell’assistenza specialistica ambulatoriale, la fissazione di un prelievo sulle vincite derivanti dalle lotterie e la riduzione delle consulenze esterne nel settore sanitario”, che la stessa Corte dei Conti ha definito “fenomeno da perseguire e condannare, in quanto foriero di sprechi di risorse”.

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