SACE, il gruppo assicurativo-finanziario che sostiene la crescita e la competitività delle aziende italiane, presenta oggi, presso Confindustria Arezzo, la Country Risk Map 2013, il nuovo mappamondo interattivo che delinea i profili di rischio di 189 paesi per guidare le imprese nelle loro strategie di internazionalizzazione.
Come cambiano i rischi in funzione del tipo di attività e di controparte? Quali i Paesi più rischiosi per chi fa business? Quali le prospettive per l’anno in corso? Sono queste le domande a cui gli esperti del gruppo SACE esploreranno oggi, confrontandosi con le imprese del territorio, tra cui Aboca, C.A.B e Italpreziosi.
SACE segue le aziende di Arezzo e Provincia non solo attraverso il suo ufficio di Firenze (che fa da riferimento anche per Prato, Siena e Grosseto) ma anche attraverso una partnership ormai consolidata con Confindustria Arezzo.
“Internazionalizzarsi è ormai una scelta obbligata per le imprese, ma richiede grande capacità di orientamento tra rischi e opportunità, e l’adozione di strumenti giusti per proteggersi e crescere in sicurezza – ha dichiarato Mario Bruni, Coordinatore dell’ufficio di SACE a Firenze –. SACE affianca gli imprenditori in tutte queste fasi, non solo con i suoi prodotti assicurativo-finanziari ma anche con i suoi studi, concepiti come vere e proprie guide alle scelte aziendali, come la Country Risk Map che presenteremo domani. Ringraziamo Confindustria Arezzo per essere nostro partner, consentendoci di essere più vicini alle esigenze delle imprese di questo territorio”.
“La forte contrazione della domanda interna e le persistenti difficoltà nella riscossione dei crediti spingono le aziende a ricercare nuove opportunità commerciali nei mercati esteri, ma non tutti i mercati sono uguali e non tutti sono approcciabili allo stesso modo – dice Dario Bonauguri, Vice Presidente di Confindustria Arezzo con delega all’internazionalizzazione –. Essere presente nei mercati internazionali con prodotti sempre innovativi a sostegno della competitività è una caratteristica fondamentale di noi imprenditori, che necessita tuttavia di risorse finanziarie, competenze specifiche e strumenti opportuni per tutelarsi dai rischi commerciali e facilitare l’accesso al credito – spiega Bonauguri –. La nostra Associazione ha intrapreso un percorso di servizi all'internazionalizzazione con l'intenzione di fornire alle aziende, anche di piccole e medie dimensioni, opportunità per un approccio diretto e sicuro ai mercati internazionali: grazie all’accordo firmato lo scorso giugno con SACE, i nostri associati hanno beneficiato di un servizio competente ed accurato in tema di export credit, assicurazione crediti all’esportazione e finanziamenti per investimenti produttivi per il mercato estero”.
SACE IN BREVE:
Q&A CON MARIO BRUNI, COORDINATORE DELL’UFFICIO SACE DI FIRENZE
SACE aiuta le imprese a internazionalizzarsi e a rafforzare la propria competitività. Lo fa offrendo soluzioni assicurativo-finanziarie per gestire al meglio i crediti, ottenere più facilmente finanziamenti, ridurre i rischi di mancato pagamento e muoversi in sicurezza verso nuovi mercati (oggi scelta obbligata per controbilanciare la debolezza della domanda europea).
Se sono un’impresa toscana come faccio a conoscervi e ad accedere alla vostra offerta?
Ovunque si trovi un’impresa il modo più semplice per entrare in contatto con noi è il nostro sito: www.sace.it, che vi invitiamo a esplorare. Accedendo al nostro portale si può avere una buona panoramica su tutta la nostra gamma di prodotti e servizi, richiedere un parere preliminare sulla fattibilità di un’operazione e in molti casi anche attivare la polizza.
Oltre a questo, c’è la nostra rete sul territorio con un ufficio a Firenze e uno a Lucca. Le nostre sedi territoriali gestiscono, in autonomia rispetto alla sede centrale di Roma, operazioni fino a 20 milioni di euro, e assistono le imprese nell'identificazione dei prodotti più adatti alle loro esigenze: dall'assicurazione del credito alle garanzie per facilitare l'accesso ai finanziamenti, dalla protezione degli investimenti al factoring, dalle cauzioni alle polizze per coprire i rischi della costruzione. SACE in Toscana
Un ufficio a Firenze, che segue anche le imprese di Arezzo, Prato, Siena e Grosseto, e uno a
Lucca, competente per le province di Lucca, Livorno, Massa Carrara, Pisa e Pistoia.
Numero verde: 800 269264
E-mail: firenze@sace.it - lucca@sace.it - www.sace.it
Per assicurarsi in un clic:
www.exportplus.it
Che prospettive vede per la Toscana?
La crisi degli ultimi anni sta mettendo a dura prova tutte le imprese, facendo crescere i rischi di insolvenza e aumentando le difficoltà di reperimento dei finanziamenti vitali. Però la Toscana è una regione molto orientata all'export, e questa propensione oggi è la sua carta vincente: vista la contrazione del mercato italiano, esportare oggi non è più solo un’opportunità, è una necessità. Credo che da queste parti si trovino ancora tante testimonianze di un Made in Italy che ha capacità di competere e vincere all'estero, in particolare nei mercati emergenti, da dove proverranno le migliori opportunità. Sto pensando a settori tradizionali come la meccanica strumentale, i beni di consumo e lifestyle, il tessile, la lavorazione delle pelli, del cuoio e delle calzature ma anche la farmaceutica, la componentistica per l’elettronica e macchinari per l’agricoltura e l’edilizia. Nel 2012 abbiamo servito 69 imprese clienti della regione e concluso operazioni per un valore totale di € 120 milioni.
Quali sono le esigenze più pressanti per le imprese oggi?
Occorre trovare soluzioni al problema del credito, sempre più stringente. In questo, noi vogliamo giocare il nostro ruolo cercando la collaborazione di banche e istituti finanziari. Le imprese hanno bisogno di risposte rapide e procedure semplificate: per questo abbiamo sviluppato interfaccia online come www.exportplus.it, che consente alle imprese di assicurare le vendite e gli investimenti all’estero e ottenere garanzie finanziarie e/o cauzioni in convenzione con il sistema bancario.
Cos’è PMI NO STOP?
È l’ultima iniziativa del Gruppo SACE dedicata esclusivamente alle imprese di piccola e media dimensione, un one stop shop per rispondere alle sfide poste dalla congiuntura avversa: ottenere più facilmente finanziamenti, gestire al meglio i crediti, ridurre i rischi di mancato pagamento e muoversi in sicurezza verso nuovi mercati.
Le imprese con fatturato inferiore a € 50 milioni e con meno di 250 dipendenti potranno sostenere i propri piani di crescita contando su sei linee di prodotto, condizioni commerciali particolarmente vantaggiose (pareri preliminari gratuiti, nessuna spesa di istruttoria, sconti sui premi applicati…), servizi di assistenza dedicati e una rete di uffici in Italia e all’estero a misura di Pmi.
L’iniziativa ha un sito dedicato (www.pminostop.it), ma la stiamo anche presentando sul territorio. Invitiamo tutte le imprese a esplorare www.exportplus.it, il portale che consente di richiedere direttamente online, in pochi semplici passi, il parere sulla fattibilità e i costi di un’eventuale copertura e l’emissione della polizza.
Come stanno reagendo le Pmi alle difficoltà congiunturali?
In questo contesto di grande incertezza, stiamo anche notando delle novità importanti, positive. Le imprese, sia che operino in Italia sia che operino all’estero, iniziano a guardare all’assicurazione del credito non più come a un costo ma bensì come a uno strumento strategico: non solo per proteggersi dai rischi di mancato pagamento e stabilizzare i flussi di cassa, ma anche per offrire ai clienti migliori dilazioni di pagamento o finanziamenti a condizioni competitive.
Un'altra novità importante rispetto al passato è la crescente attenzione delle imprese verso gli strumenti di protezione dai rischi politici, portata alla ribalta dalla Primavera Araba. In Medio Oriente e Nord Africa quest’anno SACE ha concluso operazioni per più di 900 milioni di euro, di cui 113 proprio nei Paesi attraversati dai sommovimenti. Oltre il 60 per cento in più rispetto all’anno scorso.
Un dato interessante a proposito di queste operazioni è che almeno due su tre nel 2012 sono andate a favore di Pmi. Si tratta della conferma di un trend che riflette il grado di internazionalizzazione delle Pmi italiane, dato che in precedenza erano soprattutto le aziende di dimensioni maggiori a richiedere strumenti di questo tipo.
Cos'è il factoring?
È un altro servizio cruciale per le Pmi. Con una media nazionale di 269 giorni di ritardo della nostra Pubblica Amministrazione e picchi di oltre 600 giorni in alcune Regioni, le imprese fornitrici della PA italiana stanno attraversando un momento particolarmente difficile. Uno dei modi per eliminare l’incertezza sui tempi di pagamento è far sì che la liquidazione dei fornitori sia operata da una società specializzata, che garantisca i pagamenti ai fornitori nei tempi previsti. Questo lo fa la nostra società di factoring, SACE Fct che, con i suoi servizi rafforza la nostra capacità di sostenere le imprese sul fronte della liquidità.